"Orgogliosi di fare parte di Fico: da qui si può cambiare il mondo"

Sede di Hera

Sede di Hera

Bologna, CRISTIAN Fabbri è direttore di mercato del gruppo Hera, multiutility che opera nel settori ambiente (attraverso raccolta e trattamento dei rifiuti), energia (distribuzione e vendita di energia elettrica e gas), e idrico (gestione di acquedotti, fognature e impianti di depurazione).

Fabbri, in che veste Hera partecipa a Fico?

«Ci sono tante caratteristiche e obiettivi che ci accomunano a Fico: la sostenibilità del territorio, la promozione di un’economia circolare, il risparmio energetico, l’attenzione all’ambiente. Siamo global partner in diversi comparti, come elettricità, calore, gestione di rifiuti e risorse idriche».

Con quali progetti specifici?

«Innanzitutto attraverso un sistema di teleriscaldamento che abbiamo collegato alla sede di Fico, e che ci permette di produrre energia senza utilizzo di combustibili fossili. Un sistema che ci consente di risparmiare 3mila tonnellate di anidride carbonica, che equivalgono alla quantità di co2 che viene assorbita da 30mila alberi nell’arco di un anno intero».

Un gran risultato.

«Assolutamente. È un servizio che abbiamo adottato per diverse strutture nel nostro territorio. Siamo il quarto operatore del settore in Italia e il primo nel nostro territorio di riferimento, e partecipare a Fico significa avere una possibilità maggiore di contribuire alla crescita del territorio stesso».

Avete anche un vostro spazio?

«Uno sportello pensato per il parco e per i clienti. Rappresenta la nostra natura: è realizzato con materiali di recupero, anche attraverso installazioni artistiche ideate usando gli stessi materiali».

E qualità attività verranno promosse?

«Il gruppo Hera punta fortemente sul tema della riduzione dei consumi energetici, e nel nostro sportello i visitatori potranno imparare come comportarsi, anche attraverso un video che trasmetterà consigli e informazioni sui nostri servizi. Sullo schermo ruoteranno anche brevi filmati sui primi 15 anni dell’azienda, appena compiuti, per far conoscere come opera il gruppo. Sarà un emblema dell’economia circolare, da valorizzare e promuovere».

Fico aiuterà anche a stringere nuove partnership con altri soggetti del settore?

«E’ quello che ci auguriamo, sicuramente fornisce al gruppo grande visibilità e consente iniziative in grado di sviluppare nuovi rapporti. Ora però vogliamo focalizzarci sulla nostra presenza nella città del cibo, come prima cosa. Prendere parte a una vetrina internazionale del genere, che si sviluppa nel nostro territorio, significa qualcosa di grandioso. Aumenta senza dubbio la possibilità di coinvolgere e fa partecipare alle iniziative che promuoviamo molti dei nostri utenti. Hera ha oltre due milioni e 300mila clienti: realizziamo report particolareggiati in grado di rendere chi utilizza i nostri servizi più consapevole, più attento a ridurre i consumi, anche attraverso consigli che possono sembrare banali, come alzare di un grado o due la temperatura del frigorifero, ma che possono comportare un risparmio energetico del 10%. I nostri obiettivi si sposano perfettamente con quelli promulgati da Fico, e ci sarà sicuramente occasione per allacciare nuove collaborazioni future. Lo scorso giugno, inoltre, Hera ha sottoscritto con Eataly World, Caab e Fondazione Fico un protocollo d’intesa guidato dal Ministero dell’Ambiente, con la finalità di costruire una collaborazione per attuare azioni di economia circolare, come il recupero del cibo in eccedenza ela riduzione dei rifiuti prodotti, favorendone il riuso».