Bologna, il derby numero 105 Fortitudo-Virtus

Ci sono anche Pellacani, Pilutti, Fucka, Myers. QUI LA CRONACA DELLA PARTITA

Mancinella festeggia con i tifosi (LaPresse)

Mancinella festeggia con i tifosi (LaPresse)

Bologna, 14 aprile 2017 - È arrivato il giorno che tutta Bologna aspettava da 8 anni, il derby numero 105, che torna a calcare il parquet del PalaDozza. Ecco la nostra diretta:

Ore 22,19. Finisce anche l'ultima frazione di gioco: 79-72 è il risultato finale del #derby105. LEGGI QUI LA CRONACA COMPLETA DELLA PARTITA

Ore 21,50: si chiude il terzo periodo sul punteggio di 59-54. Terzo tempo inizia con tripla di Candi e canestro di Legion che rispedisce momentaneamente la VIrtus a -13. Ndoja segna l’unico canestro della VIrtus nei primi 3’. Si segna col contagocce. Mancinelli risponde a Umeh. Il secondo canestro di Lawson dà un sussulto alla Virtus. L’antisportivo a Ruzzier costa alla Fortitudo 5 punti, con i due liberi di Spissu e la tripla di Ndoja che riporta a -4, 52-48 la Virtus. Il parziale di 7-0 per Michelori e compagni si chiude col “cesto” in entrata di Ruzzier al 27’. Nell’ultimo minuto di gioco, si segno dai liberi, Candi da una parte, Spizzichini dall’altra. Al 30’ Fortitudo avanti 59-54.  Dai distinti laterali  biancoblù compare lo striscione "Virtussino on tour. Ieri in 50 a Reggio e oggi maxischermo all'Arcoveggio".

Ore 21,13: il secondo quarto finisce sempre con il vantaggio della Fortitudo 45-37. Ad inizio secondo quarto Spizzichini segna da sotto, ma poi commette antisportivo su Legion lanciato a canestro. La Virtus non paga dazio. Bruttini riporta momentaneamente sotto la doppia cifra il passivo della Virtus sul 29-20 al 12’. Il recupero e schiacciata di Candi e la successiva tripla di Ruzzier riporta a +16, sul 38-22 la Fortitudo. Rosselli, Umeh da 3 e il primo canestro della partita di un evanescente Lawson (al 16’), siglano il miniparziale di 7-0 della Virtus che si riporta a -9 sul 38-29. La tripla e il canestro in entrata di Campogrande rispediscono a -13 i bianconeri sul 45-32 al 18’. Spissu segna il -8 in entrata ma poi commette fallo tecnico (suo terzo personale). 

Ore 20,50: finisce il primo quarto sul punteggio di 29-16. Ramagli schiera la sua Virtus con Spissu, Umeh, Rosselli, Ndoja e Lawson. La sorpresa arriva invece dalla Fortitudo, con Boniciolli che lancia in quintetto Campogrande insieme a Ruzzier, Legion, Mancinelli e Knox. Il punteggio si sblocca dopo 40” sulla tripla di Legion. Ruzzier firma il 5-0, a cui la Virtus risponde con la tripla di Spissu. Ma l’inizio è tutto a tinte biancoblù. 4 punti di fila di Knox lanciano la Effe avanti 11-3 e poi 13-6 costringendo al 4’ Ramagli a chiamare timeout. Virtus prova ad aggrapparsi a Rosselli, ma dall’altra parte c’è un Knox dominante, già a quota 10 all’intervallo. Al 5’ vantaggio in doppia cifra con la Effe sul 20-8, e con la chiara sensazione di una squadra che mette in campo, anche alle lunghe rotazioni, molta più energia delle V Nere. Al 7’ sul canestro di Mancinelli, Virtus doppiata sul 26-13. Il vantaggio biancoblù tocca anche il +15, all’intervallo Fortitudo avanti 29-16

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Ore 20,20: è ovviamente anche un giorno sacro per chi il derby lo ha giocato in passato. Si vede l'ex capitano biancoblù Claudio Pilutti, che per l'occasione sfoggia la storica maglia dell'alfabeto senza lettera V, ideata da Nino Pellacani, anche lui al palasport. C'è Fucka, c'è Myers. Ma anche gli immancabili Fabio Bazzani, Alessandro Bergonzoni, Cesare Cremonini.  Spettacolare la coreografia della Fossa, anche se il lancio dei coriandoli costringe a posticipare di un paio di minuti l’inizio della sfida.

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Ore 20,10: le squadre entrano in campo nel boato generale. Il PalaDozza è tutto esaurito e l'emozione è palpabile.

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Ore 20: arriva la tifoseria Virtus, è ufficialmente iniziato il derby di Bologna.

Ore19,50: È un clima a dir poco arroventato quello all'interno del PalaDozza, con la Fossa dei Leoni a petto nudo al grido di "Nudi, nudi" e con l'atmosfera che divampa all'ingresso della squadra ospite in bianconero. Era dal 29 marzo 2009 che la stracittadina mancava da piazza Azzarita e la sensazione di attesa di tutta la giornata è quella di un tempo che si è fermato alla primavera di 8 anni fa, di una rivalità antica che non vedeva l'ora di essere rispolverata.

Tutta la giornata è trascorsa sotto il segno del derby durante giornata di festa biancoblù divisa tra piazza Azzarita (guarda le foto), chiusa al traffico e allestita con stand gastronomici, radiofonici e due campetti da basket, e i giardini di via Graziano, dove la Fossa dei Leoni ha organizzato un lungo picnic.

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