Ramagli applaude i suoi al termine della partita con Chieti
Bologna, 10 aprile 2017 – Conclusa con fin troppa facilità la pratica Chieti, la Virtus Segafredo si gode il primato in classifica, l’approdo matematico tra le prime quattro e si appresta a giocare un derby fondamentale per confermare la propria leadership in stagione regolare.
Paradossalmente la stracittadina vale, da un punto di vista di classifica, molto di più per la Virtus che per la Fortitudo, mentre come logico da un punto di vista di approccio ai playoff, la sfida vale tantissimo per entrambe le squadre. “La prima considerazione che faccio è riguardo a Bruttini – sottolinea Alessandro Ramagli – il giocatore ha avuto un problema al gomito nell’allenamento di venerdì che non gli consentiva di stendere il braccio e quindi ho preferito non impiegarlo”.
La disamina di Ramagli è poi per il confronto con Chieti. “La partita è stata condizionata da subito dai tiri da tre. Chiunque tirasse facevamo canestro e ci hanno fatto sentire un po’ invincibili. Nella prima parte abbiamo avuto problemi in difesa, ma siamo andati bene a rimbalzo, contenendo uno come Mortellaro. Abbiamo potuto sfruttare le rotazioni senza tirare il collo ad alcuni giocatori. Adesso siamo tra le prime quattro, una posizione di privilegio che ci siamo meritati nonostante un girone di ritorno complicato”.
Adesso il derby. “E’ una sfida che non hanno connessione con il campionato. Non sarà una prova generale dei playoff. Li si va, si gioca e si gioca per vincerlo. In queste settimane dobbiamo completare il percorso di crescita e soprattutto di stabilizzazione. Non sarà il derby a far accelerare o cambiare le nostre strategie di mercato. Anche vincendo di 20 non cambierebbe nulla delle idee che abbiamo e ci siamo già fatti”.
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