Pierfrancesco Pacoda
Bologna

Coloriamoci così senza pudore. Arriva dall’India l’Holi Festival

Domenica al Parco Nord di Bologna la festa con contorno di deejay

I partecipanti all’Holi Festival

I partecipanti all’Holi Festival

Bologna, 12 settembre 2015 - Cosa hanno in comune le strade di Nuova Delhi con quelle che attraversano la Festa dell’Unità di Bologna? Basterà recarsi nell’area di Parco Nord domani dal primo pomeriggio per assistere a una celebrazione unica quando folle: persone di ogni età si aggireranno colorate dalla testa ai piedi tra ristoranti e stand, proprio come succede in primavera nella città indiana. È la prima volta bolognese dell’Holi-Il Festival dei Colori, versione italiana di una delle più importanti festività indù che sottolinea il passaggio dall’inverno al periodo caldo, organizzata da Different Colors, un progetto di Fabio Lazzari e Marco Bari.

Lazzari, quando ha scoperto l’Holi Festival?

«Sono da molti anni impegnato nel sociale e collaboro con Fratelli Dimenticati, una onlus che aiuta i bambini di strada in India. Sono stati loro a farmi conoscere questo straordinario appuntamento che, in tutte le città indiane a prevalenza induista festeggia l’arrivo della primavera. E in una maniera molto particolare. La folla lancia in aria delle polveri coloranti naturali che invadono le vie e trasformano le persone. Tutti diventano attori su un immenso palcoscenico».

Un avvenimento che, oltre all’aspetto ludico, ha una forte componente sociale.

«In quella occasione in India cade ogni barriera tra i partecipanti. Per un giorno è come se le caste non esistessero più. Tutti sono uguali, il colore li rende simili e al di à del ceto. Si incontrano, si conoscono, sperimentano una forma di convivenza che nel resto dell’anno è impossibile. E questo è l’aspetto più interessante dell’Holi Festival».

Che lei ha importato in Italia.

«Sì, lo organizziamo in giro per l’Italia da due anni. Qui ovviamente l’aspetto religioso non c’è, ma rimane la voglia di divertirsi in maniera sana, riempiendosi di colori, giocando, ballando, perdendo la propria identità originale e assumendone un’altra, data dai colori che rivestono interamente il pubblico. Non ha più importanza chi sei o come sei vestito. Diventi parte di una comunità».

Dunque, come si svolgerà l’appuntamento di Parco Nord?

«Si inizia alle 15 e si va avanti sino alla sera, accompagnati dalla musica dei vari dj che si alternano sul palco. Qui abbiamo privilegiato gli artisti locali, Ci sarà lo Start Sociale in veste dj e Rudeejay. Insieme al sound system che ci accompagna sempre, il Catch a Fire che avrà come ospite il rapper Nitro. Allo scoccare di ogni ora inizia il countdown che porta al lancio in aria delle bustine di talco farmaceutico di ogni colore che è possibile acquistare e che ricade sulle persone che ballano, creando incredibili effetti cromatici».

Inizio alle 15. Orario inusuale per una festa dance.

«Il nostro non è esclusivamente il pubblico di chi va nelle discoteche. Al contrario. L’Holi Festival è pensato per tutti, ma soprattutto per le famiglie. I genitori arrivano dal primo pomeriggio con i figli, inizialmente si tengono da parte per non sporcarsi, ma poi non riescono a resistere al richiamo della festa e partecipano anche loro».

Cosa è rimasto in questo Holi Festival del suo interesse per il volontariato?

«Molto. L’ingresso è libero a offerta e una consistente parte del ricavo andrà alla onlus grazie alla quale ho scoperto il festival. Servirà a costruire un centro medico per ragazzi audiolesi in India. Con la speranza che possano tornare all’Holi Festival nel loro paese ascoltando finalmente la musica».

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