NICOLA BALDINI
Cronaca

Medaglia al boia di Marzabotto, Cardi: "Non ci potevo credere"

Wilhelm Kusterer, che oggi ha 94 anni, è stato condannato in Italia a due ergastoli. Nel suo paese è stato premiato come cittadino benemerito per i servigi resi alla comunità

Wilhelm Kusterer (a sinistra), ex nazista condannato, con Bastian Rosenau, sindaco del municipio di Grunbacher

Wilhelm Kusterer (a sinistra), ex nazista condannato, con Bastian Rosenau, sindaco del municipio di Grunbacher

Marzabotto (Bologna), 5 marzo 2016 - «Togliete quella medaglia d’onore a Wilhelm Kusterer, il boia di Marzabotto». E’ l’appello lanciato dal presidente del comitato per le onoranze ai caduti di Marzabotto, Valter Cardi, che, navigando sulla pagina internet del giornale tedesco ‘Pforzheimer Zeitung’, si è imbattuto in una scoperta sconvolgente.

«All’inizio non ci volevo credere – racconta Cardi – ma, leggendo via via l’articolo e osservando la foto, ho appreso che il sindaco di Engelsbrand (Germania) ha deliberato l’assegnazione di una medaglia d’onore a Kusterer per essere un cittadino attivo e onorevole e per aver reso grandi servigi al suo luogo di origine. Si tratta di un autentico scandalo e, per questo, ho deciso che scriveremo una lettera alla cancelliera, Angela Merkel, e all’ambasciatrice tedesca a Roma, Susanne Marianne Wasum-Rainer, per invitarle ad intervenire subito e, soprattutto, per revocare questa onorificenza, che non è ancora stata ufficialmente consegnata, ma è comunque già stata deliberata». La richiesta è stata subito avallata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

Wilhelm Kusterer, che nel febbraio scorso ha compiuto 94 anni, è un ex sergente delle SS (primo aiutante del maggiore Walter Reder) che, in Italia, è stato condannato in via definitiva a due ergastoli per le stragi naziste di San Terenzo Monti, Vinca e, appunto, Marzabotto-Monte Sole. Stragi che, in totale, sono costate la vita a circa 1.150 persone.

«Ho deciso che scriveremo alla Merkel perché vorrei che accettasse di venire a Marzabotto per l’anniversario della strage – continua Cardi –: sarebbe bello facesse come l’ex Presidente della Repubblica, Joannes Rau, che, nel 2002, venne a Marzabotto a scusarsi. Ci chiediamo il perché una persona con due ergastoli non abbia fatto un solo giorno di carcere». Della questione si è immediatamente interessato anche l’onorevole del Pd, Andrea De Maria, sindaco di Marzabotto dal 1995 al 2004.

«La denuncia di Cardi merita la massima attenzione – afferma –: credo che tutto il Paese, le sue istituzioni e i partiti politici debbano sostenere la richiesta dei familiari delle vittime dell’eccidio nazifascista di Marzabotto perché il Governo della Germania intervenga e chieda la revoca di quel riconoscimento. Quando Rau venne a Marzabotto a chiedere scusa ricoprivo la carica di sindaco e da quella Germania che ha scelto la strada della libertà e della democrazia ci aspettiamo oggi coerenza e comportamenti conseguenti».

Sulla stessa falsariga anche la presidente dell’assemblea legislativa regionale, Simonetta Saliera. «Quella di Marzabotto – sottolinea Saliera – è una ferita ancora aperta in tutta la comunità democratica internazionale: la barbarie perpetuata dalle truppe di occupazione tedesca è un ricordo di terrore e di morte che non può essere offeso con facili negazionismi o disinvolta superficialità. Per questi motivi occorre fare assoluta chiarezza e, chi ne ha l’autorità, prendere i provvedimenti del caso».

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