Nuovo murales in via Zamboni sui muri appena puliti

A rivendicare la paternità del graffito è il Cua che si scaglia contro "la crociata di Comune e Università contro la libera espressione sui muri della nostra città" (le immagini: graffitari in azione)

Il nuovo murales in via Zamboni “in solidarietà a Kobane“

Il nuovo murales in via Zamboni “in solidarietà a Kobane“

Bologna, 20 novembre 2014 - Lavori in corso, a Palazzo D’Accursio, per ripulire la parete dello scalone dei cavalli su cui, nei giorni scorsi, era comparsa un graffito con scritto “”17-11-14 Rosa occupate”, poi “Renzi merda” e per chiudere “grandi rega”. Stamattina, infatti, una restauratrice era all’opera per rimuovere la scritta. Per un graffito rimosso in Comune, pero’, ne spunta un altro (ben piu’ appariscente) in via Zamboni. A “rivendicare” l’iniziativa e’ un comunicato del Cua, con tanto di foto del murales apparso sui muri della zona universitaria da poco ripuliti: un’opera realizzata “in solidarieta’ a Kobane, al Rojava e contro la brutalita’ dell’Isis”.

Nel comunicato, il collettivo si scaglia contro “la crociata di Comune e Universita’ contro la libera espressione sui muri della nostra citta’ e contro le forme di comunicazione artistiche, culturali e politiche costruite dal basso”.

Promette il Cua: “Non accetteremo mai l’autoritario atto di rendere i muri grigi e inespressivi con il controllo sociale che ne consegue. In via Zamboni non servono nuove telecamere per difendere dei muri puliti, sapremo noi dal basso prendercene cura”. Per il Cua, la questione si intreccia agli altri fronti aperti con l’Ateneo. “In questi ultimi due anni- recita la nota- abbiamo visto uno sperpero delle risorse dell’Universita’: 5,7 milioni di euro (3,3 finanziati dal Miur) per il centro Unione, situato fuori dal centro e accanto ad altri centri simili, con servizi che, ad un anno di distanza, non sono ancora partiti; la nuova mensa di via Zanolini, dallo scarso attraversamento, e decine di migliaia di euro per la costruzione del pausa pranzo in via petroni; 70.000 euro per ripulire i muri di via Zamboni”.

Cosi’, da oggi parte la campagna “Spazio agli studenti”, annuncia il Cua: “Carovita, caro servizi, caro affitti, la mancanza di spazi dove costruire laboratori politici e culturali saranno al centro di questa campagna. Torneremo a riprenderci i muri, a riappropriarci di spazi e autoridurci i servizi di quest?Universita’ azienda”. Ad esempio, “torneremo proprio in mensa mercoledi’ 26 novembre- anticipa il collettivo- mentre proponiamo un primo momento di discussione su come costruire questa campagna lunedi’ 1 dicembre in via Zamboni 38”.

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