Bologna, nuovo stop ai risarcimenti alle vittime delle stragi. L'ira di Bolognesi

Il presidente dell'Associazione 2 Agosto. "Governo sgradito alla commemorazione. Terroristi portano più voti delle vittime"

La strage del 2 Agosto causò 85 vittime e 200 feriti

La strage del 2 Agosto causò 85 vittime e 200 feriti

Bologna, 29 maggio 2017 -  Risarcimenti per i parenti delle vittime delle stragi: un tira e molla fatto di promesse e docce fredde che va avanti da anni. Troppi. Almeno secondo il presidente dell'Associazione 2 Agosto, Paolo Bolognesi, che si è sfogato a Radio Città del Capo. “E' una presa in giro  infinita - ha detto con amarezza -. Si vede che le vittime portano voti, ma i terroristi ne portano di più". 

Quei risarcimenti ai parenti delle vittime, infatti, ancora una volta sono spariti dalla finanziaria del Governo. Ma questa volta Bolognesi sembra davvero aver perso la pazienza. “Sono anni che va avanti così - si arrabbia - hanno una faccia tosta incredibile: sono venuti Delrio, Poletti e due volte De Vincenti, dicendo che era tutto predisposto. Ma non era assolutamente tutto pronto”. 

Dunque, sottolinea il portavoce dei familiari delle vittime, "pensate che grado di fiducia possiamo avere in un Governo che si comporta in questo modo". E rincara: "La presa in giro non è solo ai familiari, ma a tutta la città di Bologna e ai parenti delle vittime di tutta Italia”. Il prossimo 2 agosto il Governo “può anche stare a casa” dalle cerimonie in ricordo delle vittime della strage alla stazione di Bologna. Al contrario, sia chiaro che “chiunque venga sarà una persona sgradita ai familiari delle vittime”. “Da noi non verrà fischiato – prosegue dritto Bolognesi -, ma sappia che in Comune verrà trattato da persona sgradita. Quando uno è sgradito, non importa fischiarlo o sbatterlo fuori dalla porta, basta dirgli quello che pensi del suo comportamento. E dirglielo in faccia".

In passato, ricorda Bolognesi, "abbiamo sempre avuto accoglienza cordiale, anche se le situazioni erano delicate". Questa volta "abbiamo un Governo che potrebbe sembrare amico, ma non lo è. Vengono, ti fanno delle gran promesse, ma alle 11 quando finisce la cerimonia hanno già la testa da un'altra parte". Questo il capitolo bolognese, ma c'è ne è uno anche più romano. Il presidente, infatti, annuncia che non voterà la manovra estiva. E se anche il Governo dovesse mettere la fiducia, allo stesso modo "non la voterò”.

Una presa di posizione che ha raccolto la solidarietà del sindaco Virginio Merola: “Comprendo il suo disappunto, mi auguro che il Governo riconsideri la scelta di non inserire i fondi nella manovra correttiva: assicuro il mio impegno personale e quello di tutta l'amministrazione affinché la discussione su un tema cosi' doloroso e delicato non si chiuda in questo modo”.

 "Per quanto mi riguarda - afferma Bonaccini a margine dell'inaugurazione della nuova Casa della salute a Crevalcore - farò di tutto perché si riapra uno spazio per andare incontro a quel provvedimento. È ciò che sto provando a fare in queste ore e che farò nelle prossime ore”.

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