PAOLO ROSATO
Politica

Europee FdI, tra le donne si punta su Donazzan. Cavedagna tenta il salto

Elena Donazzan si candida al Parlamento europeo dopo decenni spesi in Regione Veneto. Ha la leadership di FdI sul suo territorio: “Lascio per l’Europa”. Fratelli d’Italia si aspetta, chiaramente, numeri ben diversi rispetto a 5 anni fa

Elena Donazzan

Elena Donazzan

Bologna, 22 aprile 2024 – Non ci sono donne, a meno di sorprese dell’ultim’ora, tra i candidati emiliano-romagnoli di Fratelli d’Italia nel collegio del Nord Est per le elezioni europee. Bisogna andare fuori regione per trovare l’altra metà del cielo, e tra i rumors più forti c’è quello della candidatura di Elena Donazzan, consigliera regionale e praticamente leader di FdI in Veneto. Donazzan ha già annunciato la sua candidatura verso Bruxelles. "Dopo 24 anni lascio la Regione per l’Europa".

Venendo ai nomi strettamente bolognesi, FdI ne schiera tre e già noti. Si punterà forte su Stefano Cavedagna, capogruppo di FdI a Palazzo d’Accursio e pronto al grande salto. Assieme a lui, cercheranno il pass per il Parlamento europeo anche Guglielmo Garagnani, presidente uscente di Confagricoltura a Bologna. Il civico ha annunciato la sua candidatura ormai un mese fa. Al pari di Piergiacomo Sibiano, già responsabile della comunicazione per Illumia, anche per lui la campagna elettorale è già nel pieno. Le liste di Fratelli d’Italia vedranno anche, come noto, la presenza di Giorgia Meloni, che guiderà idealmente le sue truppe verso un risultato che sarà completamente diverso da cinque anni fa. Meloni era candidata in tutti i collegi anche cinque anni fa, e fu lei che trascinò FdI verso comunque un onorevole 6,4% complessivo. I numeri saranno totalmente diversi, perché FdI alle Europee 2024 passerà da terzo a primo partito del centrodestra, in termini di voti. Nel Nord-Est venne eletto cinque anni fa il veneto Sergio Berlato.

Cavedagna ha già presentato la candidatura a Bologna. "Basta con il fondamentalismo ambientalista e radical chic che vuole eliminare i motori termici e imporre ai proprietari di case il ’cappotto’, pena la svalutazione dell’immobile stesso – aveva detto il capogruppo in Comune di FdI –. E’ necessario invertire la prospettiva e andare a Bruxelles a fare valere le nostre ragioni perché ce lo chiede l’Italia".

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