Bologna, 2 aprile 2013 - Preso atto del ‘no’ fermo dei sindacati all’aumento di un punto dell’Imu sulla prima casa per far quadrare il bilancio comunale, la vicesindaco Silvia Giannini rilancia con una controproposta dell’amministrazione che Cgil, Cisl e Uil, dopo aver presentato una piattaforma comune in cui si spiega come si fanno a trovare le risorse necessarie ad evitare l’aumento dell’Imu, adesso sono chiamati a valutare. Le parti si rivedranno giovedì alle 14.30 per un ultimo tentativo di modifica della bozza di bilancio 2013 che andrà approvata in Giunta il giorno successivo. Il nodo resta l’aumento di un punto dell’Imu prima casa, che rimane irricevibile per i sindacati.

Si è chiuso dunque con una fumata grigia tendente al nero il primo round del confronto tra la numero due della giunta Merola e i sindacati iniziato questa mattina attorno alle 10. Il confronto è ripreso nel primo pomeriggio, ma prima i confederali si erano riuniti per fare una valutazione delle misure alternative all’aumento della tassazione sugli immobili (vale 17,4 milioni dei 45 di disavanzo da coprire nel 2013) proposte da Giannini.

I sindacati confederali si sono presentati poi al tavolo con la vicesindaco Giannini con un documento unitario nel quale, tra i vari punti, hanno ribadito la necessità di non toccare Imu e tariffe per i servizi. In più hanno chiesto chiarimenti su altre voci del bilancio, come multe, lotta all’evasione fiscale e i nuovi fondi, circa 2,4 milioni, che verranno girati ad Hera per la raccolta differenziata. Ma, al di là della promessa di approfondire questi temi, il Comune ha ribadito che non c’e’ altra strada che l’aumento dell’Imu per coprire i 17 milioni di buco per i mancati trasferimenti statali.

Nei prossimi due giorni i tecnici del Comune approfondiranno alcuni capitoli di spesa su richiesta delle organizzazioni dei lavoratori, ma la sensazione è che nella migliore delle ipotesi l’aumento possa al massimo venire ridotto di qualche decimo. Proprio per questo il bicchiere è parso più mezzo vuoto che mezzo pieno. ‘’E’ stato un confronto utile, ma le distanze sulla questione più importante permangono’’, ha spiegato il segretario Cisl Alessandro Alberani, mentre Danilo Gruppi (Cgil) se ne è andato senza parlare: ‘’E’ meglio che non abbia niente da dire...’’. Anche per Francesco Bonfini (Usb) ‘’non ci sono i termini per addolcire la proposta sull’Imu e non c’è possibilità di vedere la luce’’.

"La nostra posizione è continuare a lavorare per dire no all’aumento, ma loro dicono che non sono in grado’’, ha proseguito Alberani, secondo il quale nuove entrate potrebbero arrivare ‘’dal fondo per la non autosufficienza, la lotta all’evasione e il taglio dei costi delle utenze’’.