Bologna, 23 aprile 2013 - Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, esclude l’aumento dell’aliquota Imu sulle imprese. “Assolutamente no, non ci sara’ nessun aumento sulle attivita’ produttive”, puntualizza lasciando Palazzo D’Accursio al termine della riunione di questa mattina della giunta, dove la vicesindaco Silvia Giannini ha illustrato i contenuti dell’intesa con i sindacati sulla manovra 2013.

“Oggi non abbiamo parlato di un aumento dell’Imu sulle imprese”, spiega il coordinatore della giunta Matteo Lepore, annunciando per domani la convocazione di una conferenza stampa per illustrare i contenuti dell’intesa con i confederali. Il pacchetto, concordato nella lunga maratona domenicale con Cgil, Cisl, Uil (Usb non firmera’), prevede l’introduzione di un meccanismo di sgravi ed esenzioni dall’aumento di un punto dell’imposta municipale sugli immobili (dallo 0,4% allo 0,5%) per le case con un basso valore catastale, che salverebbe dagli aumenti circa 60.000 famiglie.
 

Un’operazione che costringe, pero’, l’amministrazione a cercare altrove 5 milioni di euro sui 17,4 attesi dall’aumento applicato tout court a tutte le prime case. Tra le ipotesi circolate in queste ore, quella, gia’ avanzata dai sindacati nei primi incontri con Giannini, di alleggerire il peso degli aumenti sulle famiglie andando a ritoccare l’aliquota a carico delle attivita’ produttive (dal 9,6 al al 9,9 per mille per un entrata complessiva di tre milioni di euro): eventualita’ che, pero’, oggi Merola esclude categoricamente. Insomma, resta da capire dove si andranno a prendere i soldi. “Presenteremo la manovra con le coperture finanziare”, assicura Lepore. Quanto al meccanismo di pagamento, nessun cambiamento rispetto allo scorso anno: entro il 15 giugno si paghera’ il 50% dell’aliquota base, entro il 15 dicembre il resto piu’ l’aliquota comunale.