Referendum, Merola fa volantinaggio e prenota un seggio in Senato

Bologna, 30 novembre 2016 - Non troppo fortunato con il volantinaggio in via Ugo Bassi (diversi passanti non hanno preso nemmeno il foglio per il ‘Sì’, un ragazzo glielo ha addirittura restituito: rischi del mestiere), ma con le idee chiare. Il sindaco Merola scende in strada per sostenere la riforma costituzionale e, intanto, ‘prenota’ un seggio in Senato in caso di vittoria del ‘Sì’.

«Mi permetto di dire che voglio un Senato dove sia rappresentata la mia città. Poi se sarò io bene, se sarà un altro l’importante è che sia un sindaco» ha detto il primo cittadino, che ieri, come altri 150 sindaci della regione, ha aderito all’iniziativa del Pd Emilia-Romagna e ha volantinato in strada.

«Un sindaco che non esce mai dalla sua città non fa il bene della propria città – ha scandito Merola –. Io non capisco i sindaci che dicono di non avere tempo per occuparsi dei problemi della loro comunità. Bisogna andare per ministeri, alzare le chiappe, muoversi, parlare con tanta gente anche se non abita Bologna». Un’inversione di rotta decisa rispetto a un paio di anni fa, quando lamentava di dover perdere troppo tempo nei ministeri romani e, dunque, di non aver modo di occuparsi come doveva dei problemi sotto le Due Torri.

In serata, ospite della trasmissione ‘Bologna domanda’ dell’emittente televisiva Trc, Merola è poi tornato sul tema referendum ragionando su cosa accadrebbe in caso di vittoria del No. «Spero che Renzi non si dimetta – ha detto il sindaco – perché questo è un referendum sulla Costituzione, non sul governo». Sempre nel corso della trasmissione ha anche detto che «Hera possa e debba fare di più» nella pulizia della città e che «la gara che si deve rinnovare debba anche essere l’occasione per un percorso chiaro e per riconoscere la specificità del nostro centro».