Bologna, continua la fuga dei residenti verso la provincia

In 6 mesi si sono trasferite 530 persone. Ma il saldo migratorio è positivo: 1.652 cittadini in più, cresce il numero degli stranieri

Sempre più bolognesi lasciano la città per andare a vivere in provincia,  aumentano gli stranieri (Foto Schicchi)

Sempre più bolognesi lasciano la città per andare a vivere in provincia, aumentano gli stranieri (Foto Schicchi)

Bologna, 19 luglio 2016 - Ogni giorno, nei primi sei mesi dell’anno in corso, Bologna città ha perso quasi tre residenti che hanno deciso di trasferirsi in uno degli altri Comuni della provincia: tra arrivi e partenze, infatti, si registra un saldo negativo di 530 persone.

E’ uno dei dati che emerge dal rapporto sulle tendenze demografiche del primo semestre 2016 realizzato dall’ufficio Statistica di Palazzo D’Accursio. Nel complesso, il saldo migratorio si conferma positivo con 1.652 cittadini in più: 7.878 i nuovi iscritti nei registri dei residenti contro 6.226 persone cancellate dall’anagrafe.

Il flusso dall’estero costituisce circa un quarto dell’immigrazione in città (23,9%) e il saldo extra-nazionale è ampiamente positivo (+1.128).

Nei primi sei mesi dell’anno si sono trasferiti a Bologna 2.526 stranieri (dall’estero o da altri Comuni italiani), pari al 4,3% del totale dei residenti di cittadinanza non italiana: tra le provenienze in testa c’è la Romania (412), seguita da Pakistan (249) e Cina (203).

Venendo allo scambio con il resto della provincia, Bologna perde popolazione nei riguardi della prima cintura e in particolare verso Castenaso (-113), San Lazzaro di Savena (-91), Granarolo (-44), Castel Maggiore (-40), Pianoro (-38) e Casalecchio (-34).

Saldi negativi anche con Valsamoggia (-40), Ozzano (-29), Castel San Pietro (-28), San Giovanni in Persiceto (-28), Calderara (-26), Zola Predosa (-26) e Argelato (-15).

Bologna riceve invece popolazione da quasi tutto l’Appennino, in particolare da Monzuno (14) e Alto Reno Terme (12), così come dai Comuni a nord: Minerbio (12), Baricella (11), Molinella (11). Con le altre province dell’Emilia-Romagna si registrano saldi positivi, tranne che con Modena e Rimini.

I saldi extra-regionali risultano tutti attivi: +122 residenti con l’Italia settentrionale e +279 con il centro, ma sono i flussi con il Meridione e con le isole (+1.203) e soprattutto con l’estero (+1.128) a “determinare il segno e l’intensità della dinamica migratoria cittadina”, spiegano gli statistici di Palazzo D’Accursio.

Il rapporto segnala anche che risulta stabile la presenza di stranieri residenti in città: 58.991 al 30 giugno 2016, 478 residenti in più (+0,8%) nel corso di un anno. Gli stranieri residenti costituiscono il 15,2% della popolazione (15% fra i maschi e 15,4% fra le femmine). Le donne sono la maggioranza (31.624 contro 27.367 uomini).

Il Navile con 14.607 cittadini stranieri è il quartiere più multietnico, mentre la presenza più contenuta si registra al Santo Stefano con 7.212 residenti non italiani.

Gli stranieri che vivono sotto le Due torri sono soprattutto europei (42,3%) e asiatici (36,1 %), ma nel complesso la componente è molto eterogenea visto che sono 149 le nazionalità presenti: le cittadinanze più rappresentate sono la Romania (9.219), le Filippine (5.242) e il Bangladesh (4.933).

La popolazione straniera si conferma inoltre molto giovane: il 73,9% degli stranieri ha meno di 45 anni.

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