MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Automobilisti scettici: "Inutile posizionare il nuovo apparecchio vicino al semaforo"

I conducenti in coda fra porta Mascarella e porta San Donato sono divisi. Molti i contrari: "Il Comune vuole solo fare cassa, come al solito" . Ma c’è anche chi è d’accordo: "Scelta giusta, bisogna rispettare i limiti".

Automobilisti scettici: "Inutile posizionare il nuovo apparecchio vicino al semaforo"

Automobilisti scettici: "Inutile posizionare il nuovo apparecchio vicino al semaforo"

Fermi al semaforo, i conducenti si voltano indietro e alzano lo sguardo verso l’alto. Proprio all’altezza dei nuovi velox che, da ieri, sono attivi su viale Berti Pichat. Due occhi elettronici (uno per ogni direzione di marcia) in più, insomma, a cui i bolognesi dovranno fare attenzione, per di più sui viali, uno dei pochi punti non investito da Città 30. E tra chi non ne sa nulla e chi, invece, ha già metabolizzato la notizia, i nuovi rilevatori dei 50 chilometri orari sono l’argomento di punta tra gli automobilisti in coda ai semafori, tra porta Mascarella e porta San Donato, pronti per andare a lavorare. E in fila con loro, aspettando il verde impazientemente, c’è anche il malumore, seppur in maniera contenuta.

"Il Comune sta attivando parecchi autovelox in tutta la città – dice un giovane conducente –. Modalità che approvo, per fare rispettare in generale i limiti. Ma in prossimità di ben due semafori è inutile, non sono d’accordo. Non ci resta che prestare più attenzione".

È la stretta vicinanza tra i velox e i semafori, in entrambe le direzioni, infatti, che lascia maggiormente perplessi i cittadini.

"Il limite dei cinquanta, soprattutto in questi punti, è abbastanza rispettato – commenta un uomo a bordo di un furgoncino –, anche perché ci troviamo a ridosso del semaforo. Parliamo di una spesa inutile".

Una spesa che, secondo qualcuno, è destinata "a rimpinguare i bilanci del sindaco – tuona un guidatore – e andare a finanziare lo sventramento della città che sta facendo".

Anche dietro di lui, i pareri sono negativi e i nuovi velox vengono considerati una maniera per "fare delle multe in più – confessa un altro automobilista –. Negli orari di punta, l’incrocio è trafficato e in più c’è anche il semaforo: non ha molto senso".

A pagarne i danni, insomma, sono sempre i conducenti: "Come al solito, c’è una ’truffa’ ai danni degli automobilisti – spiega un uomo al volante –. È sempre la stessa storia. Siamo noi a dover tirare fuori i soldi per pagare le spese del Comune".

C’è anche chi proprio non è d’accordo con il sistema di rilevazione della velocità.

"Con più velox attivi per le strade della città – ragiona un signore –, potrebbero crearsi più tensioni tra cittadini e vigili urbani. Come è già accaduto con Città 30, modello a cui sono contrario fuori dalle mura del centro". Non tutti i mali, però, vengono per nuocere, e va guardato il bicchiere mezzo pieno: più controlli significano, in teoria, più sicurezza.

"La gente deve andare più piano – sostiene un autista che procede in direzione stazione –. La sera io voglio arrivare a casa: più autovelox ci sono, meglio è". In questo punto, a volte, "si tende ad andare rapidi – sottolinea un conducente in coda al semaforo –. Credo che sia utile posizionare il rilevatore poco prima del semaforo: di solito, con l’arancione, si accelera. E invece in questo modo si rispetta il limite".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro