Quarta corsia sull’A14, via all’iter che porterà all’esproprio dei terreni

Da San Lazzaro al bivio per Ravenna passando per Imola

Il sindaco Fausto Tinti

Il sindaco Fausto Tinti

Bologna, 26 marzo 2015 - La quarta corsia della A14, tra San Lazzaro e la diramazione con Ravenna, prende forma. In vista dell’approvazione del progetto definitivo, in questi giorni Autostrade per l’Italia sta recapitando ai proprietari dei terreni interessati gli avvisi propedeutici alle espropriazioni necessarie alla realizzazione dell’opera, di cui si parla ormai da anni. Un elenco lunghissimo che conta centinaia di indirizzi: privati, ma anche aziende e società molto note come Alberici (Castel San Pietro), Cefla e Mercatone Uno (Imola). Sono sette, in totale, i comuni interessati dal progetto: compresi negli oltre 34 chilometri di asfalto lungo i quali si svilupperà la quarta corsia si trovano infatti, oltre a San Lazzaro, anche Ozzano, Castel San Pietro, Dozza e Imola (per la Città metropolitana di Bologna); Castel Bolognese e Solarolo (Ravenna). Alle amministrazioni andranno le opere di compensazione attese da tempo: le rotonde a Castel San Pietro, il secondo ponte sul Santerno a Imola e il casello autostradale a Toscanella. Ai proprietari dei terreni, un indennizzo economico ancora da quantificare.

Il progetto, come noto, è di quelli importanti: secondo gli ultimi piani dell’Anas, l’investimento previsto per le opere che interessano l’A14 e il sistema stradale è di 296 milioni di euro. Di questi fondi, 251 milioni servono per la realizzazione della quarta corsia e 45 per le cosiddette opere adduttive. Tutta la documentazione resterà a disposizione dei cittadini per 60 giorni. «In tale periodo – fanno sapere da Autostrade – coloro ai quali, pur non essendo proprietari, possa derivare un pregiudizio diretto dall’atto che comporta la dichiarazione di pubblica utilità, possono presentare osservazioni in forma scritta».

Soddisfatto dell’accelerazione il sindaco di Castel San Pietro, Fausto Tinti: «Parliamo di un’opera fondamentale e il fatto che il progetto vada avanti mi rende molto contento. Ora si riesce a vederne la fine. Possibili ricorsi dei tanti proprietari coinvolti? La quarta corsia è sul piatto da dieci/dodici anni, è ovvio che se lo aspettavano. Avranno un corrispettivo per l’esproprio, non prevedo grandi contrarietà». Anche perché, prosegue Tinti, gli spazi interessati dal progetto «sono organizzati in modo da prevedere l’allargamento». Quanto alle opere adduttive, contestualmente alla realizzazione della quarta corsia a Castel San Pietro arriveranno l’attesa rotonda prima del casello autostradale e altri due milioni di euro in opere di compensazione. «Abbiamo fatto una lista di priorità – ricorda il sindaco –. In cima ci sono la rotonda tra viale Roma e la via Emilia e quella in via Torricelli. Poi in terza posizione ci sarebbe la tangenziale, ma la copertura economica non è sufficiente».

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