Il Quizz’mél sul Ponte parla solo il dialetto

All'Arena del Navile la domenica da ridere di Giorgio Comaschi

Una scena dello spettacolo

Una scena dello spettacolo

Bologna, 5 luglio 2015 - Come dice qualcuno, il Ponte della Bionda, con la sua Arena estiva aperta un mese a luglio e l’associazione omonima che l’ha salvata e che esprime un amore sommo per la bolognesità, sarebbero da candidare a Patrimonio dell’Unesco. In fondo al Navile, là dove Bologna sembra una piccola Amsterdam o semplicemente una cartolina in bianco e nero del suo passato, c’è questo mondo sensazionale dove quest’anno, la domenica sera, è arrivato Quizz’mel, uno show firmato da Giorgio Comaschi che sta facendo il tutto esaurito, anche se poi un biglietto da pagare non c’è. Domenica scorsa è stato preso d’assalto da 900 spettatori e l’Arena era proprio stretta. Tutti pazzi per la bolognesità insomma, per il dialetto, per quel sentimento antico di forte identità che un maestro di cerimonia come Comaschi è riuscito a trasformare in uno – già si sa - dei tormentoni dell’estate: domenica prossima, il 12, sarà l’ultima puntata, ma visto il successo non si escludono le repliche. Chissà. La formula è semplice ma va curata di cesello. Un palco, un presentatore, l’orchestra in duo che suona dal vivo gli stacchi con la chitarra, un giudice spietato che tira fuori il fucile ad acqua per sparare al pubblico che suggerisce - con le note di James Bond in sottofondo -, la valletta ogni volta selezionata tra le signore del parterre e i concorrenti che devono rispondere ai quiz, spesso con definizioni in dialetto, proiettati sullo schermo con foto.

Gli autori delle domande sono Luigi Lepri e Fausto Carpani e, signori miei, per vincere 5 euro bisogna avere una cultura bolognese mica da poco. Il signor Arsenio, che aveva chiuso la prima serata assicurando una certa conoscenza della storia cittadina, è stato espulso alla prima domanda. E buonasera a tutti. In prima fila, invece, Francesco Guccini, arrivato con la curiosità di chi sa tutto della nostra bolognesità, ha creato non poca soggezione nei partecipanti. Tanto che pure Fio Zanotti, ospite speciale con la sua armonica a bocca, ha mostrato emozione nell’esecuzione.

Questa sera l’ospite speciale - che arriva sempre a metà spettacolo - è Carlo Trevisanello, ex calciatore con la passione per l’Odissea che in 20 anni ha imparato a memoria: per l’occasione ha scelto il pezzo del cane Argo. Grande protagonista di Quizz’mel è però il pubblico e stare nell’arena ad ascoltare i commenti delle signore e dei signori agé è uno spasso unico. Tanto peculiare che qualche «fuori sede» ormai bolognesizzato, sostiene che in altre città d’Italia, una partecipazione del genere sarebbe impossibile. Arrivate verso le 19,30, ordinate una crescentina con la ricetta segreta della Marta, lasciate il golfino sulla seggiola per occuparla, e quando il buio si avvicina trasformatevi in pubblico. Una risata vi seppellirà... e anche qualche socc’mel.

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