Salvini e Borgonzoni, ultimo blitz a Bologna prima del ballottaggio. Le foto

Il leader della Lega Nord e la candidata sindaco si sono concessi un'ultima passerella, a sorpresa, prima del ballottaggio del 19 giugno: "Chi è contento della città, rivoti Merola..."

Bologna, Lucia Borgonzoni e Matteo Salvini in centro per chiudere la campagna in vista del ballottaggio (Schicchi)

Bologna, Lucia Borgonzoni e Matteo Salvini in centro per chiudere la campagna in vista del ballottaggio (Schicchi)

Bologna, 17 giugno 2016 - Alla fine Matteo Salvini non si e’ limitato ad andare a Castel maggiore per chiudere la campagna elettorale di Lucia Borgonzoni. E si e’ concesso un ultimo blitz in via Altabella (FOTO), in pieno centro storico di Bologna.

Il leader della Lega Nord, accompagnato dalla candidata a sindaco del Carroccio, si e’ prima fermato all’enoteca “Olindo Faccioli” per un aperitivo veloce, per poi attraversare la strada e recarsi nel cortile della Curia dove, al riparo dai cronisti e dalle telecamere, lui e Borgonzoni si sono trattenuti per qualche minuto con il parroco della chiesa di San Pietro.

Salvini si e’ concesso ancora una volta una battuta sul ballottaggio di domenica, chiedendo agli elettori di votare perche’ “chi sta a casa aiuta Merola e Renzi, mentre Bologna merita di piu’, e come altre citta’ ha la possibilita’ di cambiare. Domenica possiamo dare avviso di sfratto al premier”. Borgonzoni, prosegue il leader leghista, “e’ pronta, la squadra e’ pronta, e da lunedi’ possiamo iniziare a lavorare”.

Per Salvini, se la candidata del Carroccio dovesse vincere “Bologna sara’ una citta’ sicura e aperta, che pero’ dara’ rispetto solo a chi porta rispetto”. A chi gli chiede se pensa di poter contare sui voti del Movimento 5 stelle, Salvini si limita a rispondere: “Se i bolognesi sono contenti di come e’ ridotta la citta’, rivotino Merola, un sindaco che ha smentito se stesso sulla viabilita’ e che solo ora si accorge che i campi Rom vanno chiusi, ma chi vuole cambiare, al di la’ di partiti e sigle, deve votare Lucia”.

Il segretario leghista chiude con una replica alle parole anti-omofobia pronunciate ieri dall‘arcivescovo Matteo Maria Zuppi. “Chi discrimina in base alle scelte sessuali - dichiara - e’ un matto, ma io difendero’ fino alla fine il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papa’. Le adozioni gay sono una follia, e le unioni civili una legge-spot, che aumentera’ la confusione nei tribunali e nelle famiglie”. La visita del leader leghista, non annunciata, si e’ svolta tutto sommato tranquillamente: per lui solo un insulto lanciato da un passante, che si e’ preso gli applausi di altre persone presenti, all’uscita dall’enoteca.

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