Sanità, lotta alle visite ‘a vuoto’

Più prenotazioni per bilanciare le assenze senza disdetta

Ospedale (Foto di repertorio Germogli)

Ospedale (Foto di repertorio Germogli)

Bologna, 1° agosto 2015 - In gergo si chiama ‘drop out’, in pratica si tratta di chi non si presenta alle visite già prenotate, senza disdire. In teoria dovrebbe trattarsi di casi isolati, invece le cifre raccontano una realtà differente: nel solo 2014, gli ‘assenti ingiustificati’ sono stati oltre 370mila, una media quindi di circa mille prenotazioni a vuoto al giorno. «Se si calcola, stando molto larghi, che una visita medica costi in media 20 euro – conteggia il direttore sanitario di Ausl Angelo Fioritti –, il danno economico raggiunge quasi i sette milioni e mezzo di euro». E se i costi delle visite variano in realtà tra i 10 e gli oltre 100 euro, si può supporre che in realtà la cifra sia di molto maggiore. 

Così, tra le novità del piano sanitario da attuarsi entro fine 2015, è previsto anche un ‘overbooking dinamico’: valutando cioè la percentuale di assenze per le singole prestazioni, si accetteranno più prenotazioni rispetto al normale numero massimo, mantenendo però le prenotazioni extra a una percentuale di qualche punto minore a quella della media degli assenteismi, per evitare il rischio opposto del sovrannumero. Allo stesso scopo, il promemoria dell’appuntamento verrà esteso anche alle prenotazioni telefoniche e online e verranno aumentate le apposite telefonate, specialmente per le visite nei settori con la più alta percentuale di assenze, come per esempio endocrinologia e diabetologia, gastroenterologia, dermatologia. 

Lo stato attuale delle liste d’attesa è per il 45% dei settori perfettamente in linea con i parametri delle tempistiche regionali, per cui circa il 100% delle prenotazioni rientrano nell’arco dei 30 o 60 giorni d’attesa (a seconda che si tratti di prime visite o di diagnostica); e il 27% è compreso tra il 70% e il previsto 90%. Ma il restante 27% resta ancora al di sotto non solo del 90, ma persino 70%, e di questo il 7% addirittura non raggiunge il 50%.

f. o.

 

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