"Svegliati dal botto, poi la nave si è piegata"

Maxi-traghetto contro uno scoglio a Corfù: il racconto dei turisti bolognesi a bordo

GIGANTE A destra, il bolognese Vincenzo Caradonna Sotto, l’Europalink

GIGANTE A destra, il bolognese Vincenzo Caradonna Sotto, l’Europalink

Bologna, 22 settembre 2014 - «ABBIAMO AVUTO paura. Un’esperienza terribile», racconta uno dei bolognese a bordo. Doveva essere un ritorno tranquillo in traghetto da Patrasso, in Grecia, con l’arrivo prima ad Ancona e poi a Trieste. Invece, il viaggio sul traghetto Europalink della Minoan Grimaldi Lines si è trasformato in un incubo, quando la nave ha urtato nella notte tra sabato e domenica uno scoglio grande appena una decina di metri e segnalato, peraltro, da un faro. Dopo l’impatto, si è creato un pericoloso squarcio nella fiancata del traghetto, costretto a rientrare nel porto di Corfù. Fra i quasi 800 passeggeri a bordo c’erano alcuni bolognesi, fra cui Vincenzo Caradonna, 62 anni, ex candidato Pd dieci anni fa a Molinella e professionista nel settore investimenti bancari, che stava tornando da una vacanza sull’isola di Zante con la moglie.

«La nave partita da Patrasso per Ancona – racconta Caradonna – con a bordo centinaia di persone, e molte auto e Tir, verso mezzanotte e mezza vicino a Corfù, ha urtato un isolotto nel mare. Dopo alcuni minuti, ci hanno radunati e dato i giubbetti salvagente per salire sulle scialuppe, cosa che poi non si è verificata. Il comandante, nonostante la nave si fosse leggermente piegata su un lato, ha deciso di fare rotta per Corfù, dove verso le 4 di mattina ci ha sbarcati».

Dopo 4 ore dall’attracco ancora nessuna informazione: «Siamo rimasti per ore in attesa di chiarimenti. Dopo 5 ore dallo sbarco alcune persone sono state collocate in alberghi, ma nel primo pomeriggio di oggi (ieri, ndr) noi eravamo ancora nel piazzale del porto ad aspettare. Abbiamo avuto molta paura perché trovarsi coi giubbetti salvagenti è un’esperienza che non auguro a nessuno. Un anziano in carrozzina ha accusato un malore. Ci sono stati attimi di tensione e confusione in cui si è pensato a tutto». Stessi timori e stesse sensazioni per un’altra turista bolognese, Lorenza Sanseverino: «Stavamo dormendo e abbiamo sentito un grande rumore. Quando abbiamo visto che il rumore continuava e la nave si stava inclinando abbiamo capito che qualcosa non andava. Tutta l’operazione si è svolta in maniera ordinata: ci hanno subito dato i salvagente e fatto andare sul ponte, e una volta arrivati al porto di Corfù ci hanno fatti scendere e ci hanno portati in hotel». La passeggera racconta che «quasi tutti sono usciti in pigiama, o al massimo in jeans e maglietta. Poco prima di attraccare ci hanno detto che potevamo andare in cabina a prendere un po’ di cose, ma i nostri bagagli sono ancora sul pullman, che si trova nella ‘pancia’ della nave». Dalla compagnia Grimaldi Lines non viene confermato né smentito lo scontro con lo scoglio: «C’è stato un guasto – spiegano dall’ufficio stampa della compagnia – ma nessuno dell’equipaggio è rimasto ferito ed è mai stato in pericolo. Alle 4 del mattino quando ha attraccato la nave a Corfù era difficile trovare posto per tutti i passeggeri in alberghi, ma la compagnia ha fatto il possibile». Gli sfortunati passeggeri dovrebbero arrivare ad Ancona verso le 17 di oggi.

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