Via Belle Arti, strage di specchietti. Ecco le foto

Dodici vetture parcheggiate prese di mira da un vandalo FOTO Il raid

Bologna, una delle auto danneggiate in via Belle Arti (FotoSchicchi)

Bologna, una delle auto danneggiate in via Belle Arti (FotoSchicchi)

Bologna, 30 novembre 2015 - I residentiI di via Belle Arti hanno avuto un risveglio amaro, ieri mattina, quando si sono accorti che dodici specchietti (foto) di altrettante auto parcheggiate in strada erano stati letteralmente sfasciati. Un raid vandalico insensato e ingiustificato che, secondo le prime ricostruzioni di un cittadino, sarebbe avvenuto tra le 3.30 e le 4, e che non ha risparmiato nessuna auto. Una vera e propria strage, gratuita e particolarmente odiosa, perpetrata dai soliti ignoti, che già in altre occasioni avevano agito in quella zona con le stesse modalità. 

Questa volta, però, ci sarebbero un testimone e le registrazioni delle telecamere di sicurezza a fare luce sull’accaduto. «Chi ha visto la scena mi ha raccontato che erano da poco passate le 3.30 di notte e in una casa si stava tenendo una festa con parecchia gente, chiasso e urla tipiche di chi è ubriaco – spiega Otello Ciavatti, presidente del comitato piazza Verdi –. È facile che uno di questi, uscendo da casa, si sia divertito a spaccare tutto, per poi tornare alla festa. Un cittadino, infatti, è in grado di riconoscere il pazzo furioso e ha visto in quale porta entrava dopo aver sfasciato tutto». 

Lo stesso racconto, assicura Ciavatti, è stato fatto agli agenti di polizia, accorsi sul posto con quattro volanti per i rilievi del caso, che «hanno interrogato alcuni residenti della casa dove l’ubriaco devastatore si era recato», spiega il presidente del comitato. La possibilità che sia uno stesso residente della strada o un visitatore abituale a fare strage notturna di specchietti, per Ciavatti, spiegherebbe «l’accanimento piuttosto strano che aveva reso via Belle Arti una strada improvvisamente più insicura del solito. Altro che studenti delle periferie che si divertono a camminare sul tetto delle auto o a rompere uno specchietto. Qui si è trattato di un lavoro sistematico fatto da un residente o da chi frequenta un residente», prosegue il presidente del comitato, che poi traccia un identikit del probabile devastatore: «Sappiamo che si tratta di un uomo sui trentacinque anni, alto e biondo e che frequenta un appartamento della strada». Quanto accaduto l’altra notte, in ogni caso, ha aumentano il clima di insicurezza e paura che si vive in zona universitaria, per colpa dei continui atti di vandalismo. «Ci sentiamo letteralmente bersagliati – spiega Ciavatti –. Quest’anno è già la terza volta che gli specchietti delle auto vengono sfasciati. Questa è una ricorrenza diventata preoccupante e fastidiosissima, soprattutto perché crea problemi enormi». Secondo le prima stime, infatti, si parla «di 200 o 300 euro di danni per ogni macchina – conclude Ciavatti –. Una cifra parecchio importante».

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