E' monsignor Zuppi il nuovo vescovo: prende il posto di Caffarra

Lo ha nominato Papa Bergoglio. Il precedecessore: "Il mio incontro col Signore s'avvicina". Il sindaco: "Solidarietà, accoglienza e vicinanza ai più poveri saranno obiettivi comuni" IL RITRATTO: "Il prete di tutti, da Sant'Egidio alle missioni in Africa" LE FOTO

Monsignor Matteo Zuppi

Monsignor Matteo Zuppi

Bologna, 27 ottobre 2015 - E' Matteo Zuppi il nuovo vescovo di Bologna (FOTO), al posto del cardinale Carlo Caffarra. Come anticipato dal Carlino qualche settimana fa, papa Francesco ha nominato il romano mons. Matteo Zuppi, attualmente vescovo del settore centro della capitale e da 35 anni colonna portante della comunità di Sant’Egidio. 

Secondo una nota diffusa dalla Curia, Caffarra ha espresso al Santo Padre, anche a nome dell'Arcidiocesi, "la più viva gratitudine per la nomina del nuovo arcivescovo, di cui sono note la fede e lo zelo pastorale, e all'arcivescovo eletto il primo saluto dell'intera Arcidiocesi". "Il mio compito ora e' di condurre la comunita' verso il nuovo pastore", afferma Caffarra, e poi, "con grande, grande pace, mi ritirero' nel piu' assoluto silenzio (come gia' fece prima di lui il suo predecessore Cardinal Giacomo Biffi, ndr) e nella preghiera: penitenziale per le mie mancanze e di intercessione per la Chiesa di Bologna". In latino specifica che i suoi giorni si concluderanno "nell'ombra". Del resto, ammette il cardinale, "dai preallarmi ho capito che l'incontro con il Signore non sara' lontano".

«In questo momento, caratterizzato da un aumento della povertà e del numero delle famiglie in difficoltà, senza reddito e senza casa, la storia di Zuppi ci conforta nel lavoro che le istituzioni civili e religiose, insieme, dovranno affrontare nei prossimi mesi, per rispondere alle molteplici esigenze che arrivano dalla nostra comunità, seguendo il sentiero di solidarietà, accoglienza e vicinanza ai più poveri della società indicato da Papa Francesco». È il messaggio di benvenuto che il sindaco Virginio Merola ha mandato al nuovo vescovo di Bologna Matteo Zuppi. «Sono convinto - ha detto il sindaco - che la collaborazione non mancherà. A nome della città di Bologna auguro al Vescovo Zuppi un buon lavoro».

In via Altabella sperano di avere in sede "entro Natale" il nuovo arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi, nominato ufficialmente da Papa Francesco. Ma l'augurio è, soprattutto, che il successore di Carlo Caffarra porti in dote un cambio di passo per la Chiesa bolognese. Lo dice chiaramente il vicario generale della Curia, monsignor Giovanni Silvagni. "Ci aspettiamo un rilancio della vita della nostra Chiesa - afferma, parlando alla 'Dire' in via Altabella dopo l'annuncio del nuovo arcivescovo - questi anni sono stati molto belli e molto impegnativi".

Caffarra, afferma Silvagni, ha avuto "un episcopato segnato da un periodo di grande fatica e grande prova per la nostra Chiesa: pensiamo all'incidenza del terremoto, della crisi economica e la carenza di vocazioni". In altre parole, sottolinea il numero due di via Altabella, "è stata una sede particolarmente impegnativa quella di Bologna in questi anni. La speranza è che possano esserci anni migliori, di una vera prosecuzione del nostro cammino con un nuovo passo e un nuovo slancio".

Quanto a Zuppi, "lo accogliamo con grande gioia, anche se non abbiamo ancora la fortuna di conoscerlo - afferma Silvagni - questo è un po' il paradosso della Chiesa, dove improvvisamente una persona non conosciuta diventa il capo di una comunità di un milione di persone. Speriamo entro Natale di poterlo avere in sede". Il vicario conferma che Caffarra e Zuppi "si sono sentiti ieri per la prima volta", mentre "io personalmente non ho ancora avuto modo di parlargli. Spero di farlo presto". E poi lancia un appello alla città, per salutare Caffarra con una "occasione più pubblica e solenne". 

Questa mattina in Curia Silvagni ha preso la parola dopo l'annuncio del nuovo arcivescovo, per ringraziare Caffarra dei suoi 12 anni di episcopato a Bologna. "Siamo consapevoli di stare in quest'ora di fronte al Signore della storia- afferma Silvagni- a Lui diciamo anzitutto grazie del cammino condiviso. A Lui chiediamo perdono per quando non siamo stati buoni compagni di strada, come avremmo dovuto. A Lui affidiamo il cammino che ci aspetta, come egli vorra' disporre per noi". Secondo Silvagni, in questi anni "non abbiamo camminato da estranei gli uni agli altri: stabiliti sull'unico fondamento che è Cristo, abbiamo cercato sinceramente quella comunione di pensiero e di intenti che tiene unita la Chiesa. E il Signore ha benedetto la nostra buona volontà e ci ha dato ben piu' di quello che avremmo meritato". Silvagni chiude infine con una preghiera, con cui "ci affidiamo all'intercessione della Madonna di San Luca".  

LE PRIME PAROLE: "La Madonna di San Luca ci protegga con 'teneressa' "

IL RITRATTO: "Il prete di tutti, da Sant'Egidio alle missioni in Africa"

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro