Bulbi: ‘L’Unione così non va, meglio fondere i piccoli Comuni’

Il sindaco di Roncofreddo Massimo Bulbi ha lanciato la proposta in un incontro con Confcommercio

Da sinistra Paolo Vangelista, il sindaco Massimo Bulbi e Duilio Rocchi

Da sinistra Paolo Vangelista, il sindaco Massimo Bulbi e Duilio Rocchi

Roncofreddo, 21 maggio 2015 – I piccoli Comuni del comprensorio cesenate sono al lumicino e l’Unione non ha risolto i problemi, anzi si è rivelata più dispendiosa: dunque è meglio procedere con la fusione delle amministrazioni comunali. Il sindaco di Roncofreddo Massimo Bulbi halanciato la proposta in un incontro coi rappresentanti di Confcommercio: il presidente comunale Duilio Rocchi e il responsabile Confcommercio Rubicone Paolo Vangelista, nel quadro di un ciclo di confronti che i dirigenti stanno portando a compimento con i sindaci del territorio del Rubicone.

«Il problema numero uno - ha sottolineato Bulbi - sono i fondi a disposizione ancor meno che esigui e così è difficile sostenere il comparto produttivo, come lo è anche assicurare adeguati servizi ai cittadini e dare linfa alle attività dei vari sodalizi presenti sul territorio. La leva fiscale è già al massimo ma con il taglio dei fondi statali e gli aumentati costi la situazione è grave: l’entrata nella nuova Unione dei Comuni, che avrebbe dovuto consentire risparmi di costi ai comuni minori almeno così fu detto, ha comportato per Roncofreddo spese maggiorate per più di 80mila euro, una enormità. I piccoli comuni non dovevano trarne beneficio? Meglio va nell’altra unione dove il Comune di Cesena si sta facendo carico di costi che riguardano i comuni minori».

«Se la situazione economica resta questa occorre ragionare sulla fusione di Comuni, l’Unione così come non funziona. Una fusione che riguardi Roncofreddo, Borghi, Sogliano, Montiano e Longiano» con cui si arriverebbe a un comune con le spalle più larghe, con circa 18mila abitanti».