Una lunga processione colorata di bianconero poi quel grido di gioia sentito fino in collina

Uno spettacolo di bandiere e magliette in uno stadio tutto esaurito per Cesena-Milan FAI LA TUA PAGELLA FOTO Gli scatti dal Manuzzi / La festa dei tifosi

Cesena-Milan: il tifo allo stadio (Ravaglia)

Cesena-Milan: il tifo allo stadio (Ravaglia)

Cesena, 29 settembre 2014 - E’ COMEuna processione. I bambini con le magliette bianconere e le bandiere del Cavalluccio in spalla, i grandi con la sciarpa al collo e le caramelle per la gola in tasca. Perché per tenere il diavolo lontano dalla porta ci sarà da urlare parecchio. Il Manuzzi ora è anche Orogel Stadium: il restyling della facciata è in corso, ma l’impatto è già diverso, a partire dalla mongolfiera gialla che domina i cancelli. La truppa di Inzaghi in bacheca ha collezionato coppe e trofei alzati al cielo di stadi faraonici, ma oggi anche la casa del Cavalluccio fa la sua figura.  E’ TUTTO PIENO: una curva è rossonera, ma per il resto sembra di guardare lo schermo di una vecchia tv. Riscaldamento. In tribuna e nei distinti ci si spertica oltre le basse barriere brandendo i telefonini: tifo Cesena, ma Torres da vicino quando lo rivedo? In curva invece si canta già e pure forte. Visto che le caramelle per la gola servivano?  I MINUTI passano e poco prima del fischio di inizio arrivano i vip. In cima alla lista c’è Adriano Galliani, che saluta il patron di Technogym Nerio Alessandri. Poi è il turno di Sebastiano Rossi, una bandiera tra i pali di entrambe le porte, che fa da apripista ai tecnici Mancini e Sacchi. Sono le tre e lo spettacolo ora è solo in campo. Soprattutto quado Succi arpiona il pallone e segna. Il boato si sente fino in collina. Probabilmente di caramelle per la gola ne servivano di più. Il Milan pareggia ma i romagnoli sono da applausi. Fino alla fine, quando le bandiere della curva scendono fino a sfiorare il campo, per abbracciare la squadra che si avvicina a ringraziare.  PER FESTEGGIARE c’è la piadina, da gustare mentre i pullman del diavolo se ne vanno in silenzio, sotto lo sguardo orgoglioso del Cavalluccio che domina la rotonda dedicata a Edmeo Lugaresi. Complimenti per la bacheca, ma qui non passate.