Cesena, 22 marzo 2011 - Alla fine è come una fontana. O meglio ancora, è come bere l’acqua del rubinetto di casa. E in effetti è proprio questo lo scopo col quale ieri mattina, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, in via IV Novembre, sulla riva del fiume Savio che guarda in faccia al Caps, è stata inaugurata la ‘Casa dell’acqua’, una colonnina che offre acqua fresca, buona e igienicamente controllata: sensibilizzare i cesenati a ridurre i consumi di ‘minerale’, preferendo invece il nostro acquedotto.

Nella struttura bianca sormontata da un tetto blu e con l’immancabile elefante malatestiano stampato sopra, sono stati collocati due pulsanti che erogano rispettivamente acqua liscia e gassata, entrambe refrigerate. Quella liscia è gratuita, mentre per avere le bollicine non si pagherà solo fino al 31 marzo, dopo di che bisognerà sborsare 5 centesimi di euro per ogni litro erogato. Si possono inserire le monetine o richiedere la chiavetta elettronica digitale.  Il progetto coinvolge il Comune di Cesena, Hera, Adriatica Acque e Romagna Acque. Il costo complessivo è di 22.500 euro ai quali sono da aggiungere l’Iva e i costi di gestione annuali. L’Amministrazione ha contribuito con un finanziamento di 8500 euro e assicurando la copertura dei costi di gestione. Il distributore è il primo del gnere in Romagna.

A fare da testimonial all’evento, di fianco al sindaco Paolo Lucchi e all’assessore all’ambiente Lia Montalti, c’erano i bambini della scuola materna di Porta Fiume e un manipolo di curiosi che hanno fatto da cavie, dissetandosi dopo aver assaltato il buffet allestito per l’occasione. «Vogliamo incentivare i cesenati a scoprire la bontà e la qualità della nostra acqua — sono parole dell’assessore —, che non ha niente da invidiare a quella venduta nelle confezioni di plastica. E’ il primo passo: bevendo e rendendosi conto della qualità, che è la stessa di quella offerta dai rubinetti delle nostre case, auspichiamo che i nostri concittadini invece di andare al supermercato, si fermino al lavello della cucina. Risparmiando soldi e rispettando l’ambiente».

Già, perchè a margine del taglio del nastro è stata snocciolata una serie di numeri che parte dalle previsioni di utilizzo della struttura: circa 2.500 litri d’acqua al giorno che corrispondono a 600.000 bottiglie e 150 tonnellate di plastica in meno all’anno che per essere realizzate comportano l’impiego di 100.000 litri di petrolio, l’emissione di 27 tonnellate di anidride carbonica e lo spostamento di 40 tir necessari per il trasporto. Scegliere l’acqua pubblica, che viene sottoposta ad oltre 100 controlli giornalieri, significa anche risparmiare circa 250 euro all’anno.

La ‘Casa dell’acqua’ è programmata per rilasciare un litro per volta e tra un’erogazione e l’altra è previsto un tempo di arresto. Non si possono riempire contenitori con capienza superiore ai due litri e ognuno non può riempire più di sei bottiglie consecutive. A fianco della struttura c’è anche una fontanella da utilizzare per sciacquare i recipienti o approvigionarsi di acqua a temperatura ambiente.