Cesena, 19 luglio 2011 - CINQUE anziani turisti sono morti per infarto in spiaggia a Cesenatico negli ultimi sette giorni.Ieri addirittura sotto il sole i malori sono stati fatali per due pensionati. Ieri mattina, nelle acque antistanti Villamarina, è morto Paride Orlando, originario di Benevento. Aveva ottant’anni e stava nuotando a pochi metri dalla battigia, dove si tocca. Qualche minuto prima aveva nuotato sino agli scogli, passando davanti al bagnino di salvataggio in servizio nella zona, con il quale aveva scambiato un saluto pochi istanti prima. Poi era tornato indietro, la riva era lì a due passi, quando improvvisamente è stato colto da un malore ed il suo cuore ha cessato di battere.

E’ accaduto alle 11.45 davanti al Bagno Bruno numero 37. Immediatamente l’anziano è stato soccorso da due bagnini di salvataggio, gli sono stati praticati anche il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale. Il defibrillatore è arrivato subito, ma invano, perché il cuore di Paride Orlando non dava alcun segnale alla macchina. Nel tardo pomeriggio di ieri un’altra tragedia nella zona delle colonie di Ponente. È deceduto Giancarlo Gatti, 63enne di Brescia, volontario presso la colonia S.Lucia. Già due giorni prima aveva accusato un malore. Anche in questo caso si tratta di un infarto, l’uomo camminava in pochi centimetri d’acqua.
In una settimana si sono registrati quindi cinque decessi in spiaggia per infarto (i precedenti sono accaduti l’11, il 14 e 17 luglio). I denominatori comuni non mancano: si tratta di pensionati, con problemi di salute, i quali si sono esposti al sole compiendo sforzi.

DAVIDE FISCELLA, capo dei bagnini di salvataggio di Villamarina e Gatteo a Mare, è profondamente addolorato per quanto accaduto, ma chiede ai turisti anziani di essere più prudenti proprio per non trasformare le vacanze in una tragedia: «Ai nostri ospiti che soffrono di cardiopatie, diabete e altri acciacchi, consigliamo di rivolgersi sempre al bagnino di salvataggio del loro stabilimento balneare per avere informazioni utili sul comportamento da tenere in base proprio al loro stato di salute. Noi abbiamo sempre un occhio di riguardo, facciamo tutto il possibile per garantire la sicurezza, tuttavia nei casi di persone anziane gravemente malate o soggette a scompensi, la prevenzione è l’arma migliore».