Da un bosco spuntano kalashnikov, pistole, mine e munizioni

L’arsenale da guerra trovato da un cacciatore nascosto sottoterra a Ginestreto in un contenitore metallico. Secondo i carabinieri potrebbe essere stato usato da un commando per assaltare furgoni portavalori

I carabinieri mentre illustrano le armi sequestrate nel bosco a Ginestreto

I carabinieri mentre illustrano le armi sequestrate nel bosco a Ginestreto

Ginestreto di Sogliano 26 febbraio 2015 – Lo ha trovato un cacciatore durante una battuta in un bosco difficile da raggiungere a Ginestreto di Sogliano. Lì un ‘commando’, tra rovi e spini, aveva nascosto sottoterra in un tubo d’acciaio saldato (pareva una bombola d’ossigeno oppure un residuato bellico) un vero e proprio arsenale: kalashnikov, pistole, oltre trecento munizioni di vario tipo, una bomba da fucile, mine anticarro, decine di caricatori, detonatori, micce e inneschi tutto materiale perfettamente funzionante, ritrovate anche 55 fascette in plastica. Si tratterebbe di armi da guerra clandestine provenienti dall’Est.

Quel tubo d’acciaio che le conteneva, alto poco più di un metro, era interrato e ben protetto. Il maltempo ha reso rintracciabile quel nascondiglio che era stato allestito con cura e scoperto da un cacciatore che poi ha avvertito i carabinieri. Sono così intervenuti i militari dell’Arma del Nucleo investigativo del comando provinciale. L’ipotesi al momento più attendibile è che quelle armi siano stanno indagando i Ris.