I ladri vengono da fuori, Cesena è in zona strategica: numerose le vie di fuga

Arrivano con auto rubate che poi abbandonano

Ladri (Foto di repertorio Ravaglia)

Ladri (Foto di repertorio Ravaglia)

Cesena, 5 marzo 2015 - I ladri arrivano in auto. Le rubano in un’altra città e dopo il colpo le abbandonano in un angolo di Cesena. Nell’ultimo periodo gli agenti della Polizia municipale ne hanno trovate sette. Mucchi di foglie sul parabrezza e segni di abbandono. Di solito le segnalazioni arrivano da residenti insospettiti da automobili parcheggiate da troppo tempo.

Vi sono periodi in cui le forze di polizia ne trovano anche venti in un solo anno. Tracce di furti consumati e di ladri volati già in altri lidi. Le vie di fuga, dopo i colpi, sono la superstrada E45 e il casello dell’autostrada. Imbuti che inghiottono i malviventi. Ultimamente le località più colpite dai furti sono state via Cervese, Ronta, San Giorgio e il Monte. Tutte le sere anche una pattuglia della Municipale è di stanza in una delle frazioni di Cesena per controllare il territorio.

Negli ultimi quattro mesi i ladri hanno colpito in queste zone soprattutto nel fine settimana: venerdì, sabato, domenica. E la fascia oraria durante la quale i ladri entrano in azione con maggiore frequenza è quella che va dalle 14 alle 17 del pomeriggio. Colpiscono, quindi, nel cuore del giorno.

Il termometro dell’insicurezza segna sempre la febbre. Nei bar, in edicola, al lavoro le persone fanno la conta dei furti subiti. Continua il nostro viaggio al centro di un problema che sta asserragliando nella paura i cesenati e non solo. Tutte le forze dell’ordine sono in trincea per combattere quella che è una vera e propria piaga. La polizia municipale è sulla strada, grazie ai posti di controllo riesce a vagliare documenti sospetti, i ladri ovviamente viaggiano in auto.

Rubano una vettura in una città vicina per poi puntare su Cesena. Nella provincia di Forlì-Cesena i furti sono aumentati nell’ultimo decennio del 312,9% così è stato conquistato il triste primato degli incrementi nella classifica del Censis. Considerando il numero di reati rispetto alla popolazione residente (sempre come aumenti), in cima alla graduatoria delle province italiane più bersagliate si trovano Asti (9,2 furti in abitazione ogni mille abitanti), Pavia (7,1 ogni mille), Torino (7,1 ogni mille) e Ravenna (7,0 ogni mille). Dinanzi all’offensiva della delinquenza e alla crescente domanda di sicurezza non si può più rispondere con slogan o vaghe rassicurazioni. Occorre uno sforzo comune che metta in campo competenze ed energie. Le forze dell’ordine, le amministrazioni pubbliche, i cittadini sono chiamati a collaborare. La questione è sempre più preoccupante. Il Resto del Carlino da parte sua s’impegna, come sempre ha fatto finora, a tenere i riflettori ben puntati sul tema. Denunciando i problemi e le carenze di chi dovrebbe risolverli.