Esplosivo piazzato in una ditta, muratore condannato

Porto Potenza Picena, incendio alla Futura Conglomerati: l’uomo dovrà pagare anche 150mila euro

L’incendio nella fabbrica (foto Vives)

L’incendio nella fabbrica (foto Vives)

Potenza Picena, 25 novembre 2015 – Quattro anni di reclusione e 150mila euro da pagare alla Futura Conglomerati. E’ questa la pena inflitta oggi dal Tribunale di Macerata a Saverio Caputo, il muratore cosentino imputato dell’attentato incendiario alla ditta di Porto Potenza. Era accusato di aver piazzato, il 26 giugno scorso, un chilo e 600 grammi di esplosivo e 80 litri di benzina nella sede della ditta di lavorazioni stradali, in contrada Mulino Gatti a Potenza Picena. In particolare, avrebbe realizzato un ordigno artigianale di una potenza detonante clamorosa, ma per fortuna i vigili del fuoco arrivarono prima che esplodesse tutto. Dopo essere stato messo ai domiciliari, Caputo era finito in carcere con l’accussa di essere uscito dal recinto intorno casa sua per andare nel piazzale della Futura Conglomerati. Qui avrebbe indirizzato al titolare due gesti: un dito sotto al collo tipo «ti taglio la gola», e il segno della croce.

Oggi il processo con il rito abbreviato per le accuse di incendio, danneggiamento e invasione del territorio altrui. L’uomo – difeso dall’avvocato Alessandro Ciarrocchi – si è detto pentito e di aver capito la gravità di quanto commesso. Per le minacce c’è un procedimento a parte.