Giovanissimi e alcol, è allarme

Parte una campagna indirizzata ai ragazzi tra 13 e 18 anni

Cresce in maniera preoccupante il consumo di alcolici tra i giovani e anche tra i giovanissimi

Cresce in maniera preoccupante il consumo di alcolici tra i giovani e anche tra i giovanissimi

Civitanova, 10 febbraio 2017 - Su 280 patenti ritirate nel 2016, il 70 per cento sono di ragazzi tra i 18 e i 24 anni. Il dato dà la misura di quanto il problema dell’abuso di alcol sia concreto tra i giovani. Per questo è partita nei giorni scorsi la campagna contro la dipendenza dall’alcol rivolta agli studenti dai 13 ai 18 anni, promossa dall’assessorato e della commissione servizi sociali del Comune.

A tracciare un quadro della situazione in città è il dottor Mario De Rosa, direttore del dipartimento dipendenze patologiche di Civitanova (riferimento per i territori dei Comuni dell’ex Asur 8). «Gli accessi nel 2016 alla struttura di pazienti con problemi legati all’alcol sono stati 147, di cui 106 maschi e 41 femmine. Maggiormente è rappresentata la fascia dai 40 ai 60 anni, quindi gli accessi di giovani sono inferiori ma questo perché si presentano da noi quando è successo qualcosa di estremamente grave: o vengono accompagnati dai genitori o arrivano per via giuridica (vuoi il ritiro della patente, una rissa o altro). Ecco, tra i ragazzi stanno aumentando atti incongrui, legati ad intossicazione alcolica. L’alcol è la prima esperienza di sballo psicoattiva». C’è quindi molto, ma molto di «sommerso». Per avere un quadro più particolareggiato ci sono i dati dell’unità mobile che opera proprio per il dipartimento dipendenze di Civitanova. Un servizio che incontra i giovani nei vari luoghi di aggregazione, facendo loro compilare ad esempio un questionario o promuovendo gratuitamente la prova dell’etilometro. Nel 2016 nei servizi nel territorio di competenza del dipartimento civitanovese sono stati presi contatti con 1.624 giovani e eseguiti 580 controlli con l’etilometro. controlli – prosegue il dottor De Rosa – è venuto fuori che il 24,8 per cento dei ragazzi aveva un tasso alcolemico tra lo 0,5 e l’1, l’11,7 per cento tra l’1 e l’1,5 e il 3-4 per cento tra 1,5 e 2. Significa che oltre il 30 per centodi questi giovani era sopra la soglia consentita per guidare. E probabilmente una parte di loro si sarà comunque messa al volante. Sono dati significativi di una propensione ad andare oltre i limiti».

Poi al dipartimento si effettuano le valutazioni di persone fermate alla guida con un tasso alcolemico oltre il limite di legge. Nel 2016 sono state 280, «e il 70 per cento sono ragazzi tra i 18 e i 24 anni, per il 95 per cento maschi. La tendenza di quasi tutti è che durante la settimana non bevono nulla, poi nel fine settimana consumano in modo non più alimentare ma psicoattivo. Hanno bisogno di alcol per inibirsi: non si regolano consapevolmente».