Unioni civili: ecco il registro. Disco verde alle coppie gay

Resa dei conti in Consiglio: il regolamento sarà discusso la prossima settimana

Ivo Costamagna, presidente  del Consiglio comunale di Civitanova

Ivo Costamagna, presidente del Consiglio comunale di Civitanova

Civitanova, 31 ottobre 2015 – Civitanova si dota del regolamento per le unioni civili e apre anche alle coppie di fatto dello stesso sesso. L’approvazione del documento è all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, messo in calendario in doppia sessione, il 3 e il 6 novembre. Sono nove gli articoli che compongono il regolamento e il primo enuncia che il «Comune di Civitanova Marche, in attuazione dei principi di tutela e di uguaglianza dettati dagli articoli 2 e 3 della Carta Costituzionale garantisce e riconosce i diritti inviolabili della persona sia come singolo individuo che come componente di un’unione civile fondata sui legami affettivi».

L’articolo 2 è quello che farà discutere perché disciplina il concetto di unione civile definito come «l’insieme di due persone maggiorenni non legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela, curatela, ma legate da vincoli affettivi coabitanti in maniera abituale nella medesima dimora. Ai fini dell’unione civile non si fa distinzione di cittadinanza, condizione di salute, condizione economica, lingua, razza, religione, sesso o altra caratteristica o condizione tutelate dai principi generali dell’ordinamento. Il Comune di Civitanova Marche si impegna a intraprendere ogni iniziative utile a stimolare il recepimento, nelle superiori norme di legge o regolamentari, delle unioni civili al fine di garantire i principi di libertà individuale e assicurare in ogni circostanza la parità di trattamento dei cittadini». Con l’approvazione del regolamento il Comune si dota anche del Registro delle unioni civili su cui verranno registrate le domande. Arriva in porto quanto annunciato due anni fa da Ivo Costamagna, presidente del Consiglio comunale, verso un impegno del Comune a ridurre o eliminare le condizioni discriminatorie delle coppie di fatto sul terreno della fruizione di benefici pubblici.

Sembra scontata la polemica con le forze politiche di destra che già avevano attaccato, nel nome della tutela della famiglia tradizionale. Il regolamento è stato discusso e approvato in commissione consiliare con il voto favorevole di Belinda Emili (Rifondazione), Roberta Rutili (Partito democratico), Antonio Culucci (Partito democratico), Erminio Marinelli (lista civica). Non ha votato Mirella Emiliozzi (Movimento 5 Stelle).