Omaggio a Piermanni, la città non dimentica

Solenni celebrazioni col generale Tullio Del Sette

Il corteo

Il corteo

Civitanova, 19 maggio 2017 - «Questa cerimonia evoca il sacrificio di un uomo, ma celebra anche i valori positivi della speranza e testimonia quelli dell’accoglienza e della solidarietà». Così il sindaco Corvatta, aprendo la serie di interventi dopo lo scoprimento del busto in onore del maresciallo Sergio Piermanni a opera della vedova Giovanna Paolone e del generale Tullio Del Sette. Accoglienza e solidarietà, appunto, quali segni distintivi di una Civitanova che sappia guardare, per il sindaco, verso un futuro lontano da egoismi. Concetti ripresi dal generale Tito Baldo Honorati, ispettore regionale Anc, e dal generale Del Sette, comandante generale dell’Arma. Il quale, a proposito di terremotati, ha ricordato come anche l’Arma abbia pagato il tributo al sisma perdendo 28 strutture ma, ha ammonito, «abbiamo ottenuto i moduli e siamo tornati operativi, per molte famiglie non è stato così». Non è andato oltre, ma le omissioni sono eloquenti. È stata una grande manifestazione, perfettamente organizzata dall’Anc col sostegno attivo della Compagnia dei Carabinieri, del comandante maggiore Enzo Marinelli e del Comune. Una manifestazione capace di rappresentare i significati di una grande tragedia che all’epoca scosse le coscienze del Paese, anche attraverso la spettacolarità di una cerimonia molto partecipata. In prima fila la signora Giovanna, vedova di Piermanni, coi figli Dominique e Alessandro; quindi Elena Cecchini, moglie dell’appuntato Alfredo Beni, vittima nella sparatoria di Porto San Giorgio, coi figli Filippo, Francesca ed Emanuele. Non hanno voluto mancare il generale Rosario Ajosa, ferito gravemente a Porto San Giorgio, e Angelo Albanesi, che in piazzale Rosselli reagì, sparando ai tre banditi.

C’erano anche lo scultore Nazzareno Rocchetti, autore del busto, e il progettista, l’architetto Flavio Ridolfi. Nutrita la presenza degli uomini dell’Arma, dei rappresentanti dei corpi di polizia, associazioni civili e militari. Molti cittadini hanno fatto ala al corteo e presenziato alla messa officiata dal vescovo Conti. Oltre ai generali Del Sette e Honorati, è intervenuto anche il presidente nazionale Anc, Libero Del Sardo. Presenti diversi sindaci, il senatore Morgoni e il consigliere regionale Micucci. Da tutta la provincia e anche da quelle vicine non hanno voluto mancare all’evento rappresentanti delle sezioni Anc, di associazioni civili e del volontariato. Il parroco don Mario Colabianchi ha benedetto il monumento. «Una partecipazione che testimonia come la figura di Piermanni sia un modello ancora vivo tra la gente», ha detto Del Sette, e poi, rivolgendosi alla vedova: «Se tanta gente è qui, è perché sente affetto e stima per una donna che si è vista privare degli affetti più cari e ha saputo da sola crescere i figli. Giovanna fa onore alla famiglia dei carabinieri». La manifestazione è iniziata con la deposizione di una corona al monumento dei caduti, una seconda è stata depositata ai piedi del busto: due monumenti che si guardano a distanza, e due corone che sono un omaggio a Piermanni da una parte e dall’altra, come ha spiegato il maggiore Marinelli, a quanti hanno sacrificato per gli altri la loro vita. In chiusura poi l’apprezzato concerto della fanfara nazionale dei carabinieri, diretta dal maestro Danilo Di Silvestro.