Porto Recanati, lei ha le doglie, lui sbaglia ospedale e il bebè nasce in ambulanza

Corsa contro il tempo verso Macerata. E alla fine il bambino nasce sulla provinciale 'Regina'

Ambulanza (immagine di repertorio)

Ambulanza (immagine di repertorio)

Civitanova, 28 marzo 2017- Lei, 37 anni, ha le doglie: il bebè ha tanta fretta di nascere. Così il marito la carica in fretta in auto per portarla all’ospedale. Ma è quello sbagliato, Recanati, dove il reparto di ostetricia e ginecologia è chiuso da anni. Chiamata al 118, l’automedica della Croce Gialla di Recanati corre verso l’ospedale di Macerata, ma il tempo ormai è scaduto. E il bebè, un bel maschietto in salute, viene alla luce in ambulanza, sulla strada provinciale Regina, poco più avanti dello svincolo per la strada di contrada San Pietro. Una bella storia a lieto fine, accaduta ieri mattina nel giro di un’oretta, tra le 6.30 e le 7.30, tra Porto Recanati, Recanati e Macerata. Ma tutto comincia di mattina presto sulla costa. Già, perché la neomamma è un donna di 37 anni, di origini marocchine, che vive all’Hotel House, a Porto Recanati, e il marito, non appena lei ha iniziato a sentire che l’ora era proprio arrivata, non ci ha pensato su per due volte.

L’ha caricata in macchina e via, verso l’ospedale più vicino, senza sapere però che lì, a Recanati, non si nasce più da un bel po’. Ma al punto di primo intervento dell’ospedale la donna arriva già con i minuti contati e allora tutti in ambulanza (mamma e nascituro) – l’automedica della Croce Gialla di Recanati – di corsa verso l’ospedale di Macerata per il parto. Troppo tardi. All’altezza della strada Regina, infatti, l’ambulanza deve fermarsi: non c’è più tempo. E la 37enne, assistita dai medici, partorisce in ambulanza un bel bebè perfettamente in salute: è il suo terzo figlioletto. Mamma e bambino vengono poi trasportati all’ospedale di Macerata, dove sono ricoverati nel reparto di ostetricia e ginecologia.