Civitanova, 13 ottobre 2011 - MISURE PIÙ RIGOROSE per combattere l’inquinamento dal polveri sottili. Sono contenute nell’accordo di programma deliberato dalla Regione Marche e che impatta pesantemente su molte città della costa, tra queste Civitanova. La zona perimetrata, ed esclusa ai mezzi alimentati a diesel pre Euro e Euro 1, oltre che a una seri di veicoli commerciali, è ampia; comprende tutto l’abitato tra il tracciato dell’autostrada e il mare, e il quartiere di Santa Maria Apparente. In mezzo c’è anche la statale adriatica che non potrà essere percorsa dai veicoli considerati eccessivamente inquinanti nel tratto che va dall’incrocio con l’imbocco della superstrada fino a via Tarigo, a Fontespina. In sostanza, tutto il segmento urbano.

Disposizioni che avrebbero già dovuto entrare in vigore qualche giorno fa, ma i Comuni frenano per la difficoltà di mettere in pratica le novità. Che sono necessarie per adeguarsi alla normativa comunitaria che impone drastiche misure di contenimento all’inquinamento da Pm10 stabilendo dei limiti che fissano a un massimo di 35 i giorni, tollerati nell’anno, di sforamento della soglia di allarme delle polveri sottili (50 microgrammi per ogni metro cubo di aria).

CIVITANOVA questa soglia l’ha toccata qualche giorno fa, il 28 settembre, e condivide il poco appetibile traguardo anche con altri Comuni marchigiani. Le misure dettate dalla Regione interessano tutta la costa marchgiana e alcune aree dell’entroterra. E condizioneranno anche le abitudini finora seguite nel riscaldamento perché fissano a 17 i gradi (con una tolleranza di 2) da non superare nei locali in cui si esercitano attività commerciali e 19 nelle abitazioni. Rivoluzione in vista anche per pizzerie e panetterie che lavorano con il forno a legna. Stabilito che ne basta uno per moltiplicare per 2.500 la quantità di Pm10 emessa da una caldaia a metano, sarà obbligatoria l’istallazione di impianti per l’abbattimento, almeno del 90%, dei fumi inquinanti.

«L’ANCI — avverte Ferdinando Nicoletti, a Civitanova assesore all’ambiente — non ha ancora sottoscritto l’accordo di programma. Ci sono delle forti perpessità per la gestione della normativa sulla statale adriatica dove si verrebbero a creare criticità enormi. O si cambia qualcosa o la Regione si prende la responsabilità di applicare l’accordo d’imperio». Fa riferimento, Nicoletti, all’impossibilità — stante che non è previsto il dirottamento sulla A14 — di deviare il traffico inquinante. «Dove lo mandiamo — si chiede — dal momento che non abbiamo una tangenziale? Cosa facciamo, spostiamo il traffico di auto e camion dentro la viabilità dei quartieri di Fontespina e di San Marone per non farlo passare sulla statale? A me pare, sotto questo aspetto, una delibera demenziale». Le nuove misure sul traffico entreranno presto in vigore, compatibilmente con i tempi necessari a predisporre la segnaletica. Saranno in vigore fino al 30 aprile 2012. La Regione ha stanzionto 430 mila euro come contributo ai Comuni per gli interventi di gestione dei provvedimenti anti polveri sottili.