Civitanova, 10 agosto 2012 - IN ATTESA che l’Istituto Zooprofilattico regionale concluda gli accertamenti che dovranno stabilire quali cause hanno determinato la moria di pesci alla foce dell’Asola, il personale dell’Arpam di Macerata ha effettuato controlli sugli scarichi nel torrente provenienti da alcune strutture private. L’indagine è in collaborazione con l’Atac di Civitanova, azienda municipalizzata responsabile della gestione della rete fognaria e che dovrà relazionare al Comune sulla situazione trovata sul fronte degli allacci.
Il monitoraggio mira a verificare che non ci siano sversamenti abusivi, non depurati, nelle acque dell’Asola, su cui sono piovute due emergenze in appena quindici giorni: quella dell’alga rossa a fine luglio e, due giorni fa, la moria dei pesci.

NEL PRIMO CASO un fenomeno naturale, che aveva tuttavia generato allarme per la colorazione vermiglia delle acque, e anche nel secondo non sembrerebbe di origine tossica la ragione che ha provocato la mattanza, all’apparenza di sardine, che potrebbero essere rimaste intrappolate nella pozza di acqua stagnante che si forma d’estate alla foce dell’Asola, quando questa resta isolata dal mare perché la periodica formazione di dune sabbiose che fanno da tappo al delta e non garantiscono il ricambio dell’acqua. Intanto, è stata ripulita l’area della foce, sia la sponda civitanovese che il versante porto potentino, e sulla cui superficie galleggiavano decine e decine di pesci morti, un ‘tappeto’ da cui emanava un cattivo odore di marcio che aveva anche provocato la protesta di alcuni bagnanti, frequentatori della spiaggia antistante.

IERI MATTINA, il sopralluogo dell’assessore all’Ambiente, Giulio Silenzi, insieme al personale dell’Ufficio tecnico e del settore Demanio comunale. Una relazione è stata inoltrata alla Provincia.