Vaccino Covid Veneto: Zaia a Treviso. Crisanti preoccupato per l'impennata dei contagi

Il bollettino Coronavirus: 3.337 positivi e 52 morti. Tornano a salire i ricoveri

Covid Veneto, il grafico dei ricoveri (fonte Regione Veneto)

Covid Veneto, il grafico dei ricoveri (fonte Regione Veneto)

Venezia, 27 dicembre 2020 - Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha partecipato questa mattina all’avvio della campagna vaccinale contro il Covid 19 all'ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Altrettanto ha fatto l'assessore regionale alla sanità e sociale Manuela Lanzarin, presentandosi all`ospedale di Bassano del Grappa (provincia di Vicenza, n.d.r.).

“Vaccineremo per primi i sanitari e gli ospiti delle nostre case di riposo. Avremo potenzialmente da vaccinare quasi 60mila dipendenti della sanità e altrettanti, tra sanitari e pazienti, nel mondo delle rsa”, ricorda il governatore. “Si è fatta la scelta della volontarietà - sottolinea – però è giusto che io dica che l'immunità di gregge con questo vaccino si raggiunge con il 65% dei vaccinati. Vuol dire che ancora una volta chi si vaccinerà lo farà per sé ma anche per quelli che non possono o non vogliono farlo”.

Il bollettino Coronavirus del Veneto

Intanto, crescono i contagi da Coronavirus in Veneto: oggi raggiungono quota 240.652 (+3.337 nelle ultime 24 ore, ieri +2.523). Continuano a salire gli attualmente positivi, che toccano quota 90.021 (+1179). Aumenta il numero di deceduti, che oggi sono 6.038 (+52 nelle ultime 24 ore, ieri +33). Crescono i guariti: 144593 (+2106). Tornano a salire i ricoveri negli ospedali: oggi sono 3.321 (+46). 2930 sono in area non critica (+44), di cui 2.626 positivi (+37) e 304 guariti (+7). Sono 391 le persone ricoverate in terapia intensiva (+2), di cui 360 positive (+5) e 31 negativizzate (-3).

Crisanti, che per primo aveva parlato della necessità di un lockdown natalizio, si dimostra particolarmente preoccupato per l'impennata dell'epidemia in Veneto. “Avevo già detto due mesi fa - sottolinea - che i criteri della suddivisione in fasce erano sbagliati, perché non si possono utilizzare i posti di terapia intensiva come uno degli elementi di peso per definire la zona di appartenenza”. Secondo Crisanti “è una logica sbagliata: i 21 criteri fanno sistema a partire dall'anello più debole”.