VALENTINA PAIANO
Alluvione: un anno dopo

Alluvione, aiuti per 42 imprenditori. Confartigianato: "Una festa, ma è impossibile dimenticare"

L’associazione ha raccolto oltre 50mila euro: 1200 euro per ciascun associato colpito. Le testimonianze: "Il 16 maggio abbiamo perso tutto". "Quaranta centimetri di fango"

Forlì, 30 aprile 2024 – A quasi un anno dalla terribile alluvione, continua la solidarietà per chi ha subìto danni. Ieri pomeriggio, alla presenza delle autorità cittadine e di alcuni comuni limitrofi, Confartigianato Forlì ha donato 1.200 euro a 42 artigiani del territorio (50.400 euro totali) gravemente danneggiati dall’acqua e dal fango dei fiumi esondati.

Aiuti per 42 imprenditori. Confartigianato: "Una festa, ma è impossibile dimenticare"
Aiuti per 42 imprenditori. Confartigianato: "Una festa, ma è impossibile dimenticare"

L’evento si è aperto con un videomessaggio da parte del presidente nazionale dell’associazione di categoria, Marco Granelli: "Confartigianato è sempre pronta a fare rete, l’ha dimostrato anche in quei terribili giorni stando al fianco di chi aveva bisogno e cercando di fornire risposte concrete. Gli artigiani sono profondamente legati al territorio: la cura della terra deve essere l’obiettivo primario e una responsabilità di tutti".

L’associazione, che in città conta circa 3.500 imprenditori associati, in questi mesi ha raccolto fondi da tutta Italia: "Oggi è una giornata di festa – sottolinea Luca Morigi, presidente di Confartigianato Forlì –, perché possiamo dare anche un aiuto economico agli artigiani, ma non dimentichiamo quello che abbiamo vissuto un anno fa. Il consiglio direttivo ha deciso di devolvere queste risorse alle aziende, con prestazioni attive nella nostra associazione, che avevano già fatto domanda di ristoro alla Camera di Commercio. Abbiamo deciso di dare la possibilità di accedere ai fondi anche a chi nel prossimo futuro attiverà servizi in Confartigianato".

I giorni dell’alluvione restano però indelebili nei ricordi dei forlivesi. Durante l’evento due imprenditori locali sono saliti sul palco per raccontare la loro esperienza, che ancora oggi strappa emozioni e lacrime amare.

Tra questi i fratelli Gregori, proprietari dell’autofficina di via Isonzo, sommersa dall’impeto del Montone: "La sera del 16 maggio abbiamo visto il fiume ingrossarsi ma non gli abbiamo dato importanza. Tutte le apparecchiature elettroniche, acquistate facendo tanti sacrifici, sono andate distrutte". Mentre l’artigiano riporta alla memoria quelle ore d’angoscia, scorrono alle sue spalle le immagini dell’officina messa a soqquadro e ricoperta di limo: "Non avevamo più niente – continua Gregori –. Nei giorni successivi tantissimi giovani sono venuti a darci una mano da tutta Italia, alcuni perfino da Milano. Lo scenario era apocalittico ma grazie al loro aiuto siamo ripartiti. Quando alla prima revisione ho risentito il rumore della stampante avevo le lacrime agli occhi".

Anche Giorgio Bergamaschi, dell’Autocarrozzeria Forlivese in via Padulli (quartiere Romiti) rievoca quei momenti: "Avevo un metro e sessanta d’acqua nella mia bottega, non sono riuscito a salvare niente". La solidarietà degli ‘angeli del fango’ e della Confartigianato sono le certezze che ricorrono nei racconti degli imprenditori: "La domenica c’erano tanti ragazzi con il badile in mano, ci hanno tolto 40 centimetri di melma su mille metri di officina. Un ringraziamento speciale va all’associazione di categoria per questa donazione e per tutto l’aiuto che ci ha dato in questi mesi difficili".