Rimborsi, altre polemiche Bignami: “Pronti a non darli” Rinaldini: “È un ricatto”

Il viceministro: “Il Pd ci accusa di prendere in giro gli alluvionati? Possiamo ritirare i 6mila euro per i beni mobili, ma poi si sappia chi è responsabile”

Rimborsi alluvione, ancora polemiche. Bignami: "Pronti a non darli", la replica di Rinaldini: "E' un ricatto"

Rimborsi alluvione, ancora polemiche. Bignami: "Pronti a non darli", la replica di Rinaldini: "E' un ricatto"

Forlì, 7 giugno 2024 – Per l’ennesima volta si è scatenata la polemica sull’alluvione, ancor più dura ormai a poche ore dal voto amministrativo. Stavolta contro il viceministro alle infrastrutture Galeazzo Bignami che in un recente appuntamento elettorale nel Ravennate ha parlato dei rimborsi: “Sono pronti 6mila euro forfettari. Ma se ci sono persone, dirette o eterodirette dal Pd, che vogliono continuare a fare di tutto ciò l’arma di lotta politica, glielo diciamo con franchezza: siamo pronti anche a non darglieli”.

Come altri candidati di centrosinistra, insorge anche Graziano Rinaldini: “I ricatti dell’onorevole Bignami, che conferma di avere un pessimo rapporto con la democrazia, non ci fanno paura. Meditino i sindaci ‘civici’ che si alleano con il suo partito”. Per Rinaldini la cifra “è del tutto insufficiente ed è una vera e propria minaccia per le famiglie alluvionate. Cosa ne pensa Zattini di queste affermazioni irricevibili? Ha nulla da dire ai suoi alleati? Intanto il Governo è passato da 5mila a 6mila euro: continueremo ad alzare la voce fino a che alle famiglie non verrà rimborsato ogni singolo euro”.

“Il Pd sta strumentalizzando l’alluvione in una maniera vergognosa – ha replicato Bignami dopo le critiche –. Ha responsabilità gravi sulla pessima cura del territorio e molti dei danni sono conseguenza della pessima gestione del territorio. Il Governo ha stanziato 6 miliardi in un anno. E ricordo che mai per nessun evento calamitoso sono stati dati soldi per i beni mobili. Questa sarebbe la prima volta. E invece di riconoscere lo sforzo del Governo, lo accusano di prendere in giro le persone. Visto che non vogliamo prendere in giro nessuno, se davvero la pensano così siamo pronti a ritirare la norma e ridiscuterla. Ma è bene che a quel punto gli alluvionati sappiano chi è responsabile di cosa”.

In mattinata, Rinaldini si era riferito ai video di Zattini sui rimborsi parlando di “spot elettorali” e “marketing politico”, denunciando un “corto circuito” nel centrodestra tra sindaco e Governo: “I soldi sono arrivati o stanno arrivando? E se stanno arrivando, quando? Di quanti soldi si sta parlando e per quante famiglie? E i rimborsi non dovevano essere al 100%?”. Zattini, per il rivale, non riesce “a sensibilizzare il Governo per aiutare le famiglie forlivesi” nonostante i “numerosi commissari politici”. E cita “Morrone, Buonguerrieri e Di Maio”.

A proposito di rimborsi, Maria Grazia Creta (Alleanza Verdi Sinistra) punta il dito sui 200mila euro stanziati dal Comune per l’acquisto di libri e materiale scolastico per gli alluvionati: “Vorremmo sapere come sono stati distribuiti. Emerge che il bando è rimasto aperto per soli 22 giorni, e che siano stati assegnati appena 69.696 euro, ovvero il 23%. Un pasticcio”.

A difesa di Zattini è intervenuto Massimiliano Pompignoli della Lega: “Ricordo che per gli 89 alluvionati di Villafranca nel 2019 i primi rimborsi sono partiti nel 2022, nel 2023 è partita una seconda fase e il saldo arriverà nel 2025. Sei anni. La sinistra non parli di tempistiche”.