Sale la febbre da teatro dialettale: Cianfrusaglia ha contagiato 4mila persone

Conclusa con un “tradizionale” successo l’edizione 2015 della rassegna. In totale 43 gli attori che hanno partecipato alle 11 serate di spettacoli (FOTO)

La presentazione della rassegna

La presentazione della rassegna

Fano, 18 aprile 2015 – E’ stata ancora una volta un’edizione di successo quelle che Cianfrusaglia, la rassegna di teatro dialettale fanese, ha concluso mercoledì con l’ultimo spettacolo in programma al cinema-teatro Politeama (FOTO). Forte di una tradizione presente da sempre a Fano, e celebrata, nel dicembre scorso, dal primo film in dialetto “Gli Sbancati” di Henry Secchiaroli che lo ha portato anche sul grande schermo, il rito collettivo del ridere ascoltando il vernacolo della propria terra, le situazioni caratteristiche di una città, raccontare i personaggi e i luoghi in cui si è vissuti, ha infatti trascinato a teatro oltre 4mila persone durante le 11 serate previste dalla rassegna. Da febbraio ad aprile, 43 attori non professionisti provenienti da 3 diverse compagnie si sono esibiti in quasi 20 ore di spettacoli.

Cianfrusaglia 2015, che l’assessore alla Cultura di Fano Stefano Marchegianidefinì, nel presentarla ha definito “una dimostrazione del talento che hanno i fanesi, capaci di affrontare la crisi con le idee e, soprattutto, con il sorriso” ha aperto la sua 11 edizione, a febbraio, con I Cumediant, e il loro “Nisciun l’ha da sapè”. Ora il gruppo è pronto a presentare la propria esilarante commedia nell’entroterra (Saltara, Mondolfo, Pergola, etc): “La rassegna - esclama con soddisfazione Nicola Anselmi – rappresenta ogni anno un’occasione di coinvolgimento e incontro tra le varie compagnie dialettali della città e, soprattutto, per far rimanere Fano e i fanesi legati alle proprie origini in un momento, come l’attuale, in cui globalizzazione e internet tendono a ‘contaminare’ le identità”.

Entusiasmo e contentezza per i risultati raggiunti dal Gaf di Lucio Signoretti che ha dovuto prevedere un ulteriore data allo spettacolo “Puteva gì anca pèg’” andato in scena a inizio marzo: “Per noi questo è il 30° anno di attività e festeggiarlo con tutto il calore che il pubblico ci ha regalato, oltre alla sorpresa che il sindaco ci ha fatto donandoci una targa di riconoscimento, è stato davvero stupendo”. Signoretti & co sono già al lavoro per la stesura della prossima opera “perché ci vuole tempo per studiare, al meglio, uno spettacolo che faccia ridere, che dia spensieratezza e allegria”.

Nessuna pausa nemmeno per El Brudett che stasera porteranno il loro “L’art del peteguless” (andato in scena in settimana al Politeama) addirittura a Pesaro, città più volte citata nella commedia con epiteti scherzosamente negativi, come accade, spesso, nel quotidiano fanese. “Quest’anno più che mai - ha detto Simone Diotallevi, regista e attore dello spettacolo – il pubblico ci ha omaggiati del suo calore. Sono emozioni che non dimenticheremo. Le stesse che ci spronano a continuare e a tornare sul palco per divertirci insieme ai fanesi che ogni volta cerchiamo di coinvolgere con la nostra comicità ‘senza sotterfugi’, non volgare”.

A mancare all’appello, per quest’edizione, Il Guitto che ha annullato il suo "Finché se schersa" in seguito alla delicata situazione familiare che sta vivendo una componente del gruppo, a cui si sono stretti tutti gli attori delle altre compagnie dialettali.