Fano (Pesaro-Urbino), 30 maggio 2013 - "E’ il pubblico che fa la differenza: è grazie ad esso se siamo ancora vivi". Strozzato dal cordone ombelicale che lo legava al parto del Bilancio comunale, ha dovuto cambiare programma tre volte negli ultimi due mesi Adriano Pedini, mente del Fano Jazz.

Ma ora l’organizzatore del Festival di musica contemporanea che da 21 anni dà lustro alla città può tirare un sospiro di sollievo e concentrarsi sullo sprint finale. Decise le date, dal 22 al 28 luglio, ora è tempo di chiudere i contratti. Se può farlo è soprattutto grazie al sostegno del suo pubblico che, dopo due decenni, ha un volto preciso. E’ quello disegnato dalla petizione lanciata a fine marzo su Change.org per convincere l’amministrazione comunale a credere nel Fano Jazz, che in poche settimane ha raggiunto l’obiettivo delle 1500 firme.

"Fino ad ora sapevamo che c’era un pubblico che veniva – rivela Pedini – ma non ne capivamo la portata reale. Ora abbiamo scoperto che nel giro di 10 giorni abbiamo raccolto 1500 persone in tutto il mondo, tantissimi fanesi. Gente che ha lasciato anche 17 pagine di commenti, che mostrano il radicamento nel territorio di un Festival che è sia espressione culturale, visibilità della città ma anche un valore economico". Uno spaccato che fa riflettere sul bisogno di cultura e sulla salvaguardia di progetti legati al territorio. Solo per citarne uno degli oltre mille: "Il Festival Jazz sta a Fano come il Rossini Opera Festival a Pesaro" (scrive Sauro Sorbini).

Per questo la giunta Aguzzi ha destinato 60mila euro all’edizione XXI del Fano Jazz Festival, che l’anno scorso è costato complessivamente 190mila euro. "Quest’anno lo faremo con un budget inferiore – prosegue Pedini -: spero di stare nei 140/150mila euro. Oltre a quello del Comune abbiamo altre forme di finanziamento che dovrebbero venire dalla Regione, dalla Fondazione Carifano che ci ha sempre sostenuto, purtroppo ci mancherà il sostegno della Provincia che non era poco, abbiamo il coinvolgimento della Riserva del Furlo dove faremo il concerto conclusivo (lo scorso anno 2mila persone vi hanno partecipato, ndr), speriamo si riconfermino anche gli sponsor Prometeo e Banca Marche anche se i segnali che ci arrivano non sono buoni, ma soprattutto speriamo nella presenza del pubblico perché nel 2012 ci ha sostenuto con 59mila euro, tanto quanto prendiamo quest’anno dal comune".

Cifra che la dice lunga sull’importanza del pubblico: 3.651 per i concerti a pagamento e 5mila presenze ai concerti gratuiti (8.651 totali). Nessuna anticipazione sul programma perché "bisogna firmare i contratti ma è sicuro che sarà di alto profilo. I concerti principali saranno alla Corte Malatestiana (750 posti) dal 22 al 27 luglio. Il 28 alla Golena del Furlo. E in seconda serata a San Francesco (150 posti) dove presenteremo giovani artisti marchigiani meritevoli".

Tiziana Petrelli