False Hogan, denunciato Di Battista

Nella sua fabbrica il presidente della Camera di Commercio, terzista di Della Valle, avrebbe prodotto scarpe in eccedenza per rivenderle

Graziano Di Battista (foto Zeppilli)

Graziano Di Battista (foto Zeppilli)

Fermo, 22 ottobre 2016 -  Avrebbe prodotto in esubero calzature Hogan, per le quali era terzista del marchio, per poi rivenderle in un outlet ricavato all’interno della sua azienda. A finire nei guai è stato il più insospettabile degli insospettabili, il presidente di Unioncamere Marche e della Camera di Commercio di Fermo, Graziano Di Battista, che è stato denunciato ieri dalla Guardia di Finanza per reati connessi alla contraffazione, in particolare per violazione dei diritti di privativa del marchio. Insomma a finire nei guai una figura che nella sua veste di presidente della Camera di commercio si batteva contro la contraffazione.   Il noto imprenditore di Montegranaro (in provincia di Fermo), era indagato da quasi un mese perché sospettato di rivendere senza autorizzazione calzature Hogan che produce per conto della famiglia Della Valle. La fabbrica Di Battista, di cui sono soci anche altri due fratelli del presidente della Camera di Commercio, è da tempo terzista di calzature Hogan per conto dei detentori del marchio, ma non è autorizzata alla rivendita. Secondo gli investigatori, però, la fabbrica produceva molte più paia di scarpe di quelle commissionate, per poi rivenderle in un outlet clandestino ricavato in una stanza attigua agli uffici dell’azienda dei tre fratelli.    Tutto è iniziato nel fine settembre scorso, quando gli uomini delle Fiamme Gialle, impegnati in un controllo su strada, hanno fermato un uomo al volante della sua auto. Durante le verifiche, hanno rinvenuto diverse paia di Hogan, di cui il conducente non ha saputo dare spiegazioni riguardo alla provenienza. L’uomo, dopo essere stato incalzato a lungo dagli investigatori, ha poi confessato di averle acquistate nella fabbrica di Di Battista. A quel punto, dopo una lunga serie di controlli incrociati e verifiche documentali, è scattato il blitz della Guardia di Finanza nella sede dell’azienda veregrense. E’ proprio all’interno dello stabilimento che gli uomini delle Fiamme Gialle hanno rinvenuto centinaia di paia di calzature ancora in fase di produzione.

Uno dei titolari della fabbrica si è giustificato, sostenendo che si trattava di un’eccedenza, che però sarebbe stata consegnata in seguito ai titolari del marchio. La versione fornita dall’imprenditore non ha convinto i finanzieri, che, vista una porticina adiacente agli uffici dell’azienda, hanno chiesto di poter vedere cosa ci fosse dietro. Nonostante l’imprenditore abbia tentato di sviare l’interesse degli investigatori, non c’è stato nulla da fare e gli uomini della Guardia di Finanza, giocoforza, hanno avuto accesso alla stanza e si sono trovati di fronte ad una vera e propria esposizione di scarpe Hogan di tutti i tipi (circa un migliaio), allestita come una sorta di punto vendita. Le indagini sono ancora in corso: il sospetto degli investigatori e che ci siano molte altre persone coinvolte.    Di Battista, raggiunto ieri sera al telefono, si è limitato a dire: «In questo momento preferisco non eprimermi in alcun modo».