Una scuola che vive è una scuola che mette al centro gli studenti, che li rende protagonisti, che fa incontrare il passato e il presente, con uno slancio al futuro. il liceo classico Annibal Caro ha aperto le porte alla città, per una notte che ha visto al centro emozioni e sapori, il latino e il greco come lingue vive, la musica, il teatro e tutto quello che fa cultura. La notte nazionale del liceo classico si è svolta in contemporanea con altri 352 licei d’Italia, la dirigente Stefania Scatasta ha condiviso la serata con gli studenti e con i docenti, con la gioia di vedere la sede provvisoria della scuola, in via Maria, piena di pubblico, di famiglie, di giovani. C’è stato anche un ricco buffet di sapori in arrivo direttamente dall’antica Roma, a curare l’evento la vice preside, Emanuela Giuliani, la docente Rossana Paponi e la dsga Stefania Morici, col supporto di tutti i docenti e degli esperti che tutto l’anno lavorano con i ragazzi.
Le conclusioni della serata in lingua greca, per una versione inedi "I ragazzi sono riusciti a rendere vivo l’apta di Alla luna di Giacomo Leopardi.prendimento di ogni giorno, ha sottolineato la dirigente, ho visto giovani che si sono messi in gioco, senza timore, forti della profondità del loro studio, accompagnati dai docenti e dagli esperti, per una serata che ricorderemo a lungo".