Terremoto, la ricetta della Cia per evitare lo spopolamento

Il presidente nazionale Scanavino ad Amandola: "Bisogna intervenire prima che sia tardi"

Terremoto, una delegazione della Cia ad Amandola

Terremoto, una delegazione della Cia ad Amandola

Amandola (Fermo), 15 febbraio 2017 – Incentivi economici e rilancio delle attività produttive. È questa la ricetta della Confederazione italiana Agricoltori (Cia) per evitare lo spopolamento delle aree interne. Il presidente nazionale Dino Scanavino, accompagnato dalla responsabile regionale Mirella Gattari e da una delegazione dell’organizzazione, ha visitato una delle aziende agricole amandolesi colpite dal sisma, la ditta ‘Calza Adriano e Antonio’. Il terremoto ha sottolineato in maniera drammatica problemi già esistenti nelle aree interne, che stanno determinando il progressivo spopolamento e la delocalizzazione delle attività produttive. Per invertire la tendenza, Scanavino individua due strategie: “Da un lato bisogna garantire ai residenti una indennità compensativa per ridurre il costo della vita o una diminuzione della pressione fiscale, dall’altro rilanciare immediatamente le attività produttive del territorio”. Come? La Cia propone di stimolare gli investimenti mediante agevolazioni fiscali, sviluppare i servizi, puntare sulla tradizione locale e realizzare infrastrutture in grado di garantire la competitività delle imprese.