Sicurezza, stretta sui controlli: "Ecco come cambia la vigilanza"

Presentato il piano in Prefettura

Fermo, la presentazione del piano per la sicurezza (Foto Zeppilli)

Fermo, la presentazione del piano per la sicurezza (Foto Zeppilli)

Fermo, 29 settembre 2015 - Razionalizzare i sistemi di controllo del territorio, predisponendo modelli organizzativi con il coinvolgimento di tutte le forze di polizia comprese anche quelle municipali. E’ questo in sintesi il cosiddetto ‘Piano coordinato di controllo del territorio’, che è stato illustrato ieri pomeriggio dal prefetto di Fermo, Angella Pagliuca, e dal questore Mario Della Cioppa, davanti ai massimi esponenti provinciali di carabinieri, Guardia di Finanza e polizia. Dunque nessun rafforzamento del personale, ma massima ottimizzazione delle risorse.

Il piano approvato ieri dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica sarà operativo già da oggi e dovrà soddisfare le esigenze espresse dal territorio come disposto dal ‘Patto per la sicurezza’ firmato lo scorso anno. «Il territorio – ha spiegato il prefetto Pagliuca – sarà suddiviso in tre aree individuate in Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio, dove dovrà essere applicato un innovativo sistema di vigilanza con la collaborazione di tutte le forze di polizia. Il Piano si fonderà sulla ripartizione dei servizi e degli interventi per settori di competenza territoriale assegnati in maniera alternata e con rotazione giornaliera». Come sempre il pronto intervento sarà assicurato dalla polizia di Stato e dai carabinieri con una o due pattuglie, laddove sia possibile.

Il prefetto ha auspicato un collegamento diretto tra i numeri 112 e 113 (presto il numero del pronto intervento sarà unificato con il 112) per un immediato e proficuo scambio di interventi e di notizie. Gli interventi per la sicurezza urbana, invece, saranno assicurati dalla polizia municipale con i più ampi poteri . La collaborazione è stata garantita anche dai sindaci di Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio, presenti all’incontro.

Le polizie municipali potranno intervenire sulla viabilità urbana, situazioni di degrado o di isolamento, sfruttamento della prostituzione, accattonaggio con impiego di minori o disabili, occupazioni di immobili, abusivismo commerciale e fenomeni legati all’abuso di alcol. «Particolare rilievo per la valenza del Piano – ha sottolineato il questore Della Cioppa – assumerà lo scambio reciproco del patrimonio informativo acquisito dalle varie forze dell’ordine durante i servizi di vigilanza. Scambio che dovrà essere intensificato attraverso contatti quotidiani tra i vertici di carabinieri, polizia, Guardia di finanza e polizie municipali».