Zacheo non si presenta in Procura, ma al comizio sì: multato

Aveva inviato un certificato medico

Pasquale Zacheo

Pasquale Zacheo

Fermo, 26 novembre 2015 - Non si è recato in Procura per essere ascoltato dagli inquirenti, presentando un certificato medico perché indisposto, e ha invece partecipato nello stesso giorno ad un comizio elettorale, pur essendo in malattia. Per questo motivo, il gip del tribunale di Fermo, Marcello Caporale, ha respinto l’opposizione dell’interessato e ha disposto per Pasquale Zacheo la condanna pecuniaria di 300 euro. Il pubblico ministero aveva chiesto 4 mesi di reclusione, ma il giudice non ha accolto appieno la richiesta.

L’indagine era partita nel settembre scorso ed era terminata con un decreto di condanna pecuniaria da parte della Procura. C’era stata l’opposizione di Zacheo, rappresentato dall’avvocato Maria Grazia Concetti, che è stata respinta ieri dal giudice, in quanto il candidato sindaco, quel giorno, avendo una gastroenterite, non sarebbe dovuto uscire. Il difensore ha annunciato il ricorso in appello. «Secondo l’accusa - ha commentato Zacheo - avrei indotto in errore un medico che mi avrebbe rilasciato un certificato medico di 2 giorni di riposo e cure. L’accusa non ha voluto tenere conto di una serie di accertamenti diagnostici a cui ero sottoposto, negli stessi giorni, per delicati problemi fisici relativi alla stessa malattia. Il medico è stato sentito più volte. E più volte ha confermato che mi ha visitato, riscontrando la patologia diagnosticata, peraltro confermata da uno specialista medico il giorno successivo, a seguito di più approfonditi accertamenti.

Tecnicamente sono tranquillo, non posso pensare che si possa confermare un principio assurdo, ovvero che se ti rechi dal medico, non devi dirgli nulla circa i sintomi, altrimenti rischi di indurlo in errore e incorrere in un procedimento per induzione a certificato falso. Un elemento nuovo che ritengo di evidenziare, riguarda invece la posizione della Procura, che per la vicenda in questione ha esercitato l’azione penale nel mese di settembre, dopo che per il capo dello stesso Ufficio, responsabile unico dell’azione penale a mente della riforma del 2006, si erano create, per sua stessa iniziativa, condizioni di astensione nei miei confronti.