Ferrara, Kleb, Bulgarelli: "Senza aiuti entro maggio non posso andare avanti"

"Mancano sponsor e il pubblico è calato". L’imprenditore Riccardo Maiarelli, che nel 2015 trattò l’acquisto: "Sono dispiaciuto"

APPELLO Fabio Bulgarelli lancia una richiesta all’imprenditoria cittadina

APPELLO Fabio Bulgarelli lancia una richiesta all’imprenditoria cittadina

Ferrara, 29 novembre 2017 – Da una parte i risultati brillanti sul campo, con un pubblico che piano piano sembra tornare come un tempo, al netto di una forte restrizione di ingressi omaggio e ridotti che ha contributo alla notevole flessione di presenze, e dall’altro un futuro prossimo che non lascia tranquilli tutti coloro che hanno a cuore la palla a spicchi ferrarese. Fabio Bulgarelli e Marco Cocchi ieri mattina hanno lanciato un grido d’allarme in piena regola, una sorta di appello alla città, perchè il Kleb, con le forze attuali, non è in grado di mandare avanti in futuro stagioni che costano circa un milione di euro. «Onoreremo fino al termine della stagione i nostri impegni, quindi nessuno deve preoccuparsi – sono parole dello stesso Bulgarelli –, ma se entro maggio dell’anno prossimo il mio cellulare non squilla e non trovo persone interessate ad aiutarci, o come sponsor o entrando in società, non faremo un’altra stagione così, senza il nome al palasport e senza nessun aiuto».

Parole chiarissime, che il presidente biancazzurro sceglie di pronunciare il 28 novembre affinchè ci sia tutto il tempo per scongiurare la rinuncia alla serie A2 dopo sette anni di storia della Pallacanestro Ferrara, oggi Kleb. «Ci aspettavamo un ‘effetto Spal’ sulle presenze al palasport – continua il presidente –, abbiamo perso una media di 5-600 spettatori a partita, ma soprattutto abbiamo dovuto togliere alcuni apparati visivi del palasport, avendo pochissimi sponsor e quindi non potendo sfruttarli a dovere. Alcuni ci dicono che ci meritiamo tutto questo, io rispondo che sicuramente sono stati commessi degli errori in questi anni, ma noi siamo sempre stati qui a metterci la faccia e a cercare di rimediare. Ora penso che dopo sette anni non si possa mettere a repentaglio la propria attività imprenditoriale per il basket: perciò ci troviamo di fronte a un bivio».

Attenzione, perchè così il sistema non regge, sembra voler dire Bulgarelli, che poi aggiunge: «Serve che qualcuno ci affianchi, dimenticando il passato e mettendo da parte orgoglio, remore e paure. Io sono pronto a fare la mia parte, o se necessario per il bene della pallacanestro a Ferrara, anche a farmi da parte. Di certo, non ho intenzione di tornare indietro e di fare il presidente di una serie B». Nel frattempo, sperando che qualcosa possa smuoversi, ingressi scontati del 50% per le prossime partite per gli studenti universitari e per i ragazzi under 14 di tutte le società giovanili cittadine.

Intervistato dal Carlino, l’imprenditore Riccardo Maiarelli, che nel maggio del 2015 trattò con Bulgarelli l’acquisto della società, si è detto «dispiaciuto da appassionato», preferendo non rilasciare ulteriori commenti.