Ferrara, 25 novembre 2010 - “Il sindacato non vuole rinunciare all’aumento dell’orario per 600 part-time ed alla stabilizzazione di 300 precari, ma non condivide gran parte delle condizioni poste dall' azienda che i lavoratori hanno il diritto di conoscere”.

Questo il messaggio lanciato da Cgil, Cisl e Uil dopo l’incontro del 23 novembre scorso con Coop Estense per il rinnovo del contratto integrativo, che in Emilia riguarda lavoratori di Ferrara e Modena. Le organizzazioni sindacali “dichiarano lo stato di agitazione e invitano i lavoratori a partecipare alle assemblee che verranno indette per dare completa informazione e condivisione del merito della trattativa”. Cgil, Cisl e Uil saranno disponibili a riprendere la trattativa “quando Coop Estense si presentera’ al tavolo per concludere un contratto dignitoso e non per riproporre (come ormai fa da due anni) continue richieste di restituzione di istituti contrattuali importanti per le lavoratrici ed i lavoratori e quando assumera’ un atteggiamento maggiormente rispettoso nei confronti delle controparti sindacali e dei lavoratori”.

Nella riunione precedente del 14 ottobre, la cooperativa aveva presentato una proposta che prevedeva “l’aumento per 600 part-time dell’orario di lavoro in quattro anni, prevalentemente in Emilia, la trasformazione di 300 persone da contratto a termine a tempo indeterminato, la trasformazione del salario di risultato collettivo in un premio individuale di merito rispetto alle singole valutazioni in riferimento alla scheda di valutazione individuale: ‘la pagellina’”, spiegano i sindacati.