Elemosina, maxi rissa con spranghe e catene per i posti

Spedizione punitiva in via Garibaldi. In tre finiscono all’ospedale

IL RAID Dieci romeni si sono scagliati contro  quattro giovani

IL RAID Dieci romeni si sono scagliati contro quattro giovani

Ferrara, 12 marzo 2016 - In dieci contro quattro. Un commando organizzato con spranghe e catene per portare a termine quella che sembra assumere sempre più i contorni di una spedizione punitiva. Pomo della discordia al centro della maxi rissa scoppiata l’altra sera in via Garibaldi (che ha riportato alla mente un altro raid punitivo di qualche anno fa sempre lungo la strada), la spartizione del territorio sul quale chiedere l’elemosina.

Protagonisti del raid sono stati un gruppo di romeni che hanno coinvolto nell’alterco, loro malgrado, anche due pachistani che si trovavano da quelle parti per caso. Tutto è cominciato intorno alle 21.30 di giovedì. Due romeni stavano trascorrendo la serata in un locale di via Garibaldi, quando all’improvviso si sono trovati di fronte una coppia di connazionali. Le intenzioni dei nuovi arrivati sono state chiare sin da subito.

È iniziata una discussione piuttosto accesa: questioni ‘di confine’, diatribe su chi dovesse occupare determinate postazioni dalle quali chiedere la questua. L’aria ha iniziato a farsi rovente. Due giovani pachistani che si trovavano nel locale si sono messi in mezzo, cercando di fare da pacieri. Una scelta di diplomazia che più tardi pagheranno molto cara.

I due stranieri che avevano attaccato lite, trovatisi all’improvviso in inferiorità numerica, hanno deciso di lasciare perdere e si sono allontanati. Sembrava finita lì. Invece era solo l’inizio. Passano pochi minuti e i ‘fuggiaschi’ tornano con i rinforzi. Dieci in tutto, appesantiti da catene e bastoni. In un lampo davanti al locale scoppia l’inferno.

Le vittime dell’agguato cercano di fuggire, ma ben presto il branco le raggiunge, schiacciandole con la propria superiorità numerica. Calci, pugni e bastonate. Sull’asfalto restano in tre, tumefatti e doloranti. Qualcuno dei presenti raccoglie il coraggio a quattro mani e dà l’allarme. Sul posto arrivano due volanti della polizia di Stato e una ‘gazzella’ dei carabinieri, insieme ad ambulanza e auto medica del 118. Troppo tardi però per mettere le mani sugli aggressori. Concluso il regolamento di conti infatti, la banda si è data alla fuga verso la stazione facendo perdere le proprie tracce.

I sanitari del 118 hanno medicato sul posto due dei feriti mentre il terzo, che lamentava dolori alla testa, è stato caricato in ambulanza e portato all’ospedale di Cona. A quanto si apprende le sue condizioni non sono gravi. La polizia ha ascoltato i racconti delle vittime del pestaggio ed ha avviato le indagini per cercare di risalire agli assalitori. Al momento però gli investigatori sono alle prese con dieci fantasmi.