Non siamo sardine

Marco Signorini

Marco Signorini

Imola, 19 ottobre 2014 - Lettere, proteste e anche una nonna amareggiata per l'ingiusta multa a suo dire - che il nipote avrebbe preso per non essere riuscito a timbrare il biglietto sull'autobus strapieno. Raccontare delle condizioni in cui versa la stragrande maggioranza dei mezzi pubblici (anche nel nostro territorio) sarebbe come parlare della scoperta dell'acqua calda.

Ormai non c'è più nulla da dire. Ma il discorso è un altro: perché difendere il pubblico a priori? La scuola pubblica', la sanità pubblicà, i trasporti pubblici'. Tutto questo pubblico ci rende tra i più tassati al mondo e in cambio di cosa? Di servizi efficienti forse? Giudicate voi, cari lettori. Giudicate guardando le scuole che frequentano i vostri figli, gli autobus su cui salgono ogni mattina per raggiungerle. Oppure le liste di attesa che vi danno quando andate a prenotare una visita specialistica e un esame.

E' vero, anche nel Nord Europa le tasse sono molto alte, ma poi non si è costretti a a rivolgersi a un privato per evitare di bloccarsi in una coda che non si smaltisce mai. Il pubblico che funziona c'è e ci sono esempi anche nel nostro territorio. Prendiamo esempio da quello per voltare pagina.