{{IMG}} 2013-05-04
DOPO IL successo del primo corso con 24 iscritte, di cui otto italiane, la Caritas diocesana propone la seconda edizione del corso per assistente familiare (comunemente chiamata badante) per donne e uomini italiani e stranieri con regolare permesso di soggiorno. E per lautunno ne è previsto addirittura un terzo. Liniziativa si svilupperà in tre incontri per un totale di 18 ore e si terrà al Ciofs, lente di formazione professionale in via Pirandello, allinterno del complesso di Sante Zennaro. La selezione e le iscrizioni saranno effettuate sabato 11 maggio dalle 15 alle 18 nella sede della Caritas in via IX Febbraio, 6.
I RELATORI saranno il medico Fabio Suzzi, la psicologa e psicoterapeuta Emanuela Cenni e le infermiere Mirna Turrini e Barbara Brocchi. Il primo incontro, sabato 18 maggio dalle 14,30 alle 18,30, avrà come tema lincontro con lassistito e la sua famiglia. I corsisti impareranno le linee guida per intraprendere con efficacia ed efficienza il lavoro di assistente famigliare. Il secondo appuntamento il sabato successivo allo stesso orario; largomento trattato riguarda la prevenzione delle complicazioni nelle pratiche quotidiane. Durante le quattro ore si spiegano le condotte da tenersi per promuovere il benessere e prevenire laggravarsi della situazione di malattia. Lultimo incontro in programma sabato 1 giugno dalle 14,30 alle 18,30 si incentrerà su Laggravarsi della condizione dellassistito e svilupperà le linee guida per affrontare la fase terminale del malato. Il costo è pari a 20 euro. Al termine sarà rilasciato un attestato di frequenza.
Per poter raggiungere i destinatari la Caritas si avvale della collaborazione delle Acli, della Cgil, della Cisl e del Sol.Co Imola, tutti rappresentati nella conferenza stampa nella sede Caritas. Presenti anche Debora Turrini e Ludmilla che hanno frequentato il primo corso.
«La nostra intensa presenza dice il direttore della Caritas Luca Gabbi nelle case delle famiglie da noi assistite ci ha portato da tempo a pensare a percorsi formativi studiati ad hoc per le assistenti familiari, ampiamente presenti nel nostro territorio. Occorre qualificare la presenza di queste persone allinterno delle famiglie, perché la loro formazione è sempre stata carente».
Mirko Melandri
DOPO IL successo del primo corso con 24 iscritte, di cui otto italiane, la Caritas diocesana propone la seconda edizione del corso per assistente familiare (comunemente chiamata badante) per donne e uomini italiani e stranieri con regolare permesso di soggiorno. E per lautunno ne è previsto addirittura un terzo. Liniziativa si svilupperà in tre incontri per un totale di 18 ore e si terrà al Ciofs, lente di formazione professionale in via Pirandello, allinterno del complesso di Sante Zennaro. La selezione e le iscrizioni saranno effettuate sabato 11 maggio dalle 15 alle 18 nella sede della Caritas in via IX Febbraio, 6.
I RELATORI saranno il medico Fabio Suzzi, la psicologa e psicoterapeuta Emanuela Cenni e le infermiere Mirna Turrini e Barbara Brocchi. Il primo incontro, sabato 18 maggio dalle 14,30 alle 18,30, avrà come tema lincontro con lassistito e la sua famiglia. I corsisti impareranno le linee guida per intraprendere con efficacia ed efficienza il lavoro di assistente famigliare. Il secondo appuntamento il sabato successivo allo stesso orario; largomento trattato riguarda la prevenzione delle complicazioni nelle pratiche quotidiane. Durante le quattro ore si spiegano le condotte da tenersi per promuovere il benessere e prevenire laggravarsi della situazione di malattia. Lultimo incontro in programma sabato 1 giugno dalle 14,30 alle 18,30 si incentrerà su Laggravarsi della condizione dellassistito e svilupperà le linee guida per affrontare la fase terminale del malato. Il costo è pari a 20 euro. Al termine sarà rilasciato un attestato di frequenza.
Per poter raggiungere i destinatari la Caritas si avvale della collaborazione delle Acli, della Cgil, della Cisl e del Sol.Co Imola, tutti rappresentati nella conferenza stampa nella sede Caritas. Presenti anche Debora Turrini e Ludmilla che hanno frequentato il primo corso.
«La nostra intensa presenza dice il direttore della Caritas Luca Gabbi nelle case delle famiglie da noi assistite ci ha portato da tempo a pensare a percorsi formativi studiati ad hoc per le assistenti familiari, ampiamente presenti nel nostro territorio. Occorre qualificare la presenza di queste persone allinterno delle famiglie, perché la loro formazione è sempre stata carente».
Mirko Melandri
© Riproduzione riservata