Neonata muore dopo il parto: sette medici sotto la lente

La madre era stata sottoposta a cesareo per una sofferenza fetale di Cristina Degliesposti

Una sala operatoria (foto di repertorio)

Una sala operatoria (foto di repertorio)

Imola (Bologna), 16 luglio 2014 - Tre quarti d’ora, non un minuto di più. Poi non ce l’ha fatta, nonostante lo sforzo dei medici che l’hanno rianimata a lungo. Tre quarti d’ora è quanto è durata la vita di una neonata morta ieri mattina all’alba, in ospedale a Imola. La madre, sotto choc, era stata sottoposta a un cesareo dopo che i tracciati avevano rilevato una sofferenza fetale. Ora per quella morte sono indagate sette persone tra medici e operatori. L’ipotesi è di omicidio colposo e la procura ha già fatto sequestrare il corpicino della bambina, le cartelle cliniche e la placenta.

Stando a una prima ricostruzione della vicenda, al vaglio della polizia coordinata del magistrato Augusto Borghini, la madre della piccola era entrata in ospedale lunedì per alcuni accertamenti. La gravidanza, secondo gli elementi iniziali d’indagine, procedeva senza problemi e la donna avrebbe dovuto partorire di lì a poco in maniera naturale. Poi però la situazione sarebbe peggiorata. Le contrazioni che avrebbero spinto la gestante a rivolgersi all’ospedale hanno preoccupato i medici. A tarda sera, la decisione: andava operata. Entrata in sala operatoria, la donna è stata sottoposta a parto cesareo. La bimba, nata viva, è stata subito sottoposta a una lunga procedura di rianimazione da parte dei sanitari, ma dopo oltre mezzora hanno dovuto arrendersi all’evidenza: la piccola non ce l’aveva fatta. I genitori si sarebbero quindi rivolti subito alla polizia, ma agli atti non risulta ancora formalizzata alcuna denuncia. 

La Procura, informata del fatto, ha deciso di aprire un fascicolo d’ufficio, iscrivendo sette medici nel registro degli indagati. Un’iscrizione ‘tecnica’ per consentire loro di nominare i propri periti di parte che prenderanno parte all’autopsia della bambina. Indagati sono tutti i medici e gli operatori che hanno assistito la madre della bimba prima, durante e dopo il parto. Il pm Borghini conferirà oggi alle 13 l’incarico per l’autopsia che potrebbe anche essere svolta in giornata. Nel frattempo sono state acquisite le cartelle mediche e la placenta che verrà sottoposta a esame. Ieri mattina la polizia aveva convocato alcuni professionisti dell’ospedale, in particolare il primario di Ginecologia, Stefano Zucchini. 

Sotto la lente del magistrato sono finiti soprattutto i momenti antecedenti il parto. Secondo i genitori della neonata, contraddistinti da lunghi momenti d’attesa che al momento non trovano riscontro nelle carte. Sulla vicenda, al momento, vige il massimo riserbo da parte degli inquirenti e dell’azienda sanitaria. Oggi, forse, verranno diffusi ulteriori elementi da parte dell’Ausl.

Cristina Degliesposti