Macerata, 24 marzo 2012 - Nuovo capitolo su Andreea Christina Marin, la ballerina romena ammazzata da tre giovani balordi su ordine dell'ex amante italiano, seccato per averle dato troppo denaro. Il padre adottivo di uno degli indagati rivuole indietro un appartamento donato al figlio, e che insieme all'abitazione e alla pensione del mandante dell'assassinio avrebbe dovuto costituire un primo risarcimento da 500 mila euro complessivi per la famiglia della ragazza. Per l'omicidio, avvenuto il 27 gennaio scorso a Porto Potenza Picena, sono finiti in carcere Sandro Carelli, 57 anni, ex compagno della ballerina, che lo aveva lasciato, il figlio di lui Valentino, 22 anni, e due suoi amici ventiseienni, Silvio Giarmana' e Sebastian Capparucci.

Sebastian, nato in Polonia, e' figlio adottivo di un noto ortopedico di Civitanova Marche, il dottor Italo Capparucci. Da tempo i rapporti fra di loro sono difficili, e il 10 febbraio, pochi giorni dopo l'arresto di Sebastian, l'ortopedico ha promosso un'azione giudiziaria nei confronti del ragazzo, chiedendo la revoca del lascito dell'appartamento. La donazione, infatti, sarebbe di tipo 'modale', cioe' condizionata all'obbligo di assistere il genitore in vecchiaia, obbligo che Sebastian non avrebbe rispettato: anche se il padre e' poco piu' che sessantenne, lavora e gode di buona salute.

I difensori di Sebastian, gli avvocati Federico Valori e Rossano Romagnoli, erano gia' a buon punto nella trattativa economica con il legale della famiglia Marin, l'avvocato Sante Monti, quando da un controllo presso la Conservatoria del registro immobiliare e' saltata fuori la richiesta di revoca della donazione dell'immobile. ''Un atto di ritorsione nei confronti di Sebastian - commenta l'avvocato Valori - che ricadra' su persone estranee alle vicende familiari dei Capparucci, e gia' profondamente colpite nei loro affetti''.